E’ con molta “tristezza” che apprendiamo e vi giriamo la seguente notizia. The Saboteur 2, quello che sarebbe dovuto essere il sequel del primo capitolo, era in via di sviluppo e sarebbe potuto diventare realtà. A dichiararlo in un’intervista a GameHugs è Morgan Jaffit, pezzo grosso del mondo videoludico, che all’epoca era Creative Director di Pandemic Studios.
Per capirci meglio, il team Pandemic venne acquistato nel 2007 dalla EA, con la quale crearono titoli come Mercenaries 2, Il Signore degli Anelli: La Conquista e The Saboteur. Nel 2009 la EA intraprese una corposa campagna di licenziamenti, e a pagarne le spese fu anche il team Pandemic che venne chiuso. Già si parlava di titoli cancellati dallo Studio, come The Dark Knight, Mercenaries 3: No Limits e Star War: Battlefront III.
Solo ora veniamo però a conoscenza di questo retroscena fornitoci da Jaffit che, come da lui affermato, doveva dirigere le operazioni non solo di The Saboteur 2 ma anche del DLC del primo capitolo. Come già detto, lo studio chiuse ma lui, avendo già sentito puzza di bruciato, riuscì ad andarsene prima.
La parola tristezza usata ad inizio articolo non è casuale: innanzitutto perchè The Saboteur fu uno dei primi giochi di cui mi innamorai nella scorsa generazione, grazie al suo connubio di storia (reale), avventura, caratterizzazione dei personaggi e quel pizzico di stealth che rendeva il tutto più competitivo. Per non parlare della trama: era l’unico gioco in cui, se facevi una strage in preda alla noia, non dovevi sentirti in colpa visto che a morire erano solo ed unicamente nazisti!
In secondo luogo, questa notizia annulla quindi ogni speranza di poter vedere realizzato un seguito. Se prima poteva esistere “il beneficio del dubbio” dettato dal non parlarne per nulla, adesso abbiamo la certezza che il progetto c’era ma che venne addirittura abbandonato. Per capirci meglio: ancora posso sperare in un seguito di Red Dead Redemption!