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Farcry 5: e fu subito petizione (per cancellarlo)

Farcry 5

E’ comparsa ieri, su Change.org, una petizione firmata “Gamers United” e rivolta a Ubisoft per la cancellazione del nuovo titolo da poco annunciato: Farcry 5. Personalmente, non avevo dubbi sulla veridicità della lettera (che è si razzista e beceramente “nazionalista”, ma nulla che purtroppo non siamo abituati/costretti a sentire sempre più spesso) fino a quando non la vidi tacciata da alcuni come troll (che anche Casapound ci stia trollando da anni?).
Facendo una breve ricerca, “Gamers United” in effetti  non corrisponde ad alcuna sigla o movimento esistente, il che valorizzerebbe l’ipotesi troll.
Nel dubbio, non ci resta che tradurvi le parti più salienti di questa esilarante (o triste?) petizione.

Si parte con un’introduzione contenente tutta l’indignazione e la contrarietà al povero Farcry 5:
“Quando è troppo è troppo Ubisoft. Abbiamo tollerato i vostro giochi in nome del gameplay e dell’innovazione. Ma adesso basta! Farcry 5 è un insulto agli Americani, la maggior parte dei vostri clienti, ed è ora che ve ne accorgiate. Cambiatelo o cancellato. 
[…] Di questi tempi, dovete capire che potrebbero esserci ripercussioni violente se intendete proseguire con la vostra critica inutile. Ecco quindi alcuni consigli per rendere migliore il gioco”. 

E qui, signori, arrivano le vere chicche.

Cambiate i cattivi: non è così difficile. Cambiateli con qualcosa di più realistico. L’Islam cresce in America, così come la violenza nelle città. Avete paura di farlo?Citando Voltaire:  “Per capire chi vi comanda basta scoprire chi non vi è permesso criticare”

Alternate i cattivi. Anche se insistite con il rendere cattivi solo cristiani americani, potreste alternare un po’ le razze per non bersagliare solo le persone bianche. Mettete in mezzo un po di neri o di messicani. 

Cambiate la trama e mostrate che entrambi gli schieramenti hanno a loro modo torto. 

Modificate l’ambientazione/impostazione, ma solo per alcuni mercati. Capiamo che l’anti-americanismo possa andare bene in Francia, ad esempio. Ma qui in America l’anti-americanismo è fuori. 

Noi americani abbiamo così pochi giochi a cui rifarci, e siamo stanchi di perderli per colpa di cazzate multiculturali.”

Che dire, non possiamo che ringraziare gli autori di questa lettera per averci ricordato, grazie alle parole di Voltaire, che a comandare la Ubisoft e il mondo intero ci sono islamici e gang cittadine. 

 

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