La beta di Destiny 2 è finalmente arrivata su PC, questa settimana, tramite l’applicazione Blizzard (ora nuovamente chiamata Battle.net). Rispetto alle controparti console vi sono svariate possibilità di customizzazione del titolo a partire, ovviamente, dalle modifiche alla qualità grafica, al frame rate fino al supporto all’HDR. Tutti elementi che, giustamente, rendono felici tutti i possessori di un PC. Già da subito è possibile notare la maggior fluidità del gioco data dai 60fps, bloccati a 30 sulle versioni console, bloccati a causa della pesantezza d’elaborazione della fisica e delle animazioni che gravano sulla CPU.
La versione PC, sviluppata in collaborazione tra Bungie e Vicarious Visions, si dimostra estremamente adattabile. Prendiamo ad esempio il Pentium G4560: due core, quattro thread, una frequenza bloccata a 3.5GHz ed un costo praticamente irrisorio. Durante i test effettuati da Digital Foundry, in accoppiata a 2400MHz di RAM (il suo limite) mostra delle performance in linea con l’I3 6100 accoppiato con moduli DDR4 da 2133MHz. Chiaramente si arrivava praticamente al 100% di utilizzo della GPU che però riusciva a sopportare bene lo stress.
Inoltre, Destiny 2 propone anche il blocco a 30fps, rendendo l’esperienza pari a quella console. I 30 fotogrammi al secondo vengono visualizzati con una frequenza di 33 ms per frame, garantendo un’esperienza fluida e perfettamente godibile anche con il gamepad. Il punto fondamentale è che il peso che grava sulla CPU, con il dimezzamento della velocità dei frame, scompare, il che significa che anche processori meno capaci del Pentium potrebbero offrire un’esperienza di gioco corrispondente a quella console. Digital Foundry ha testato anche un Pentium G3258 – un chip da 3,2 GHz dual core abbinato a 1333MHz di ram DDR3. A 30 fps si è mantenuto piuttosto bene, anche se con qualche leggero inciampo.
Il titolo si dimostra molto scalabile in termini di impostazioni grafiche e con una giusta miscela di opzioni medio/alte, insieme a filtri anisotropici 16x, sembra consentire i 60fps anche su una GTX 1050. Gli elementi che più gravano in assoluto sulla GPU sono l’anti-aliasing MSAA, l’occlusione ambientale 3D e l’effetto di profondità di campo, per non parlare delle ombre, ovviamente. Riducendo lo scaler interno fino all’83% (portandolo quindi a 900p) anche la GTX 750 Ti, la seconda scheda video da gaming più popolare secondo il sondaggio di Steam di agosto, riesce a reggere i 60 frame al secondo. Per i 1080p già bisogna parlare di GTX 1060 e RX 470/480/570/580 .
Insomma, le due software house si sono dimostrate in grado di realizzare un gran bel lavoro di ottimizzazione del titolo, che potrà essere apprezzato anche da coloro i quali possiedono un hardware obsoleto ma che non hanno la possibilità di aggiornarlo così come da coloro i quali sono al passo con la tecnologia, che si potranno godere il nuovo lavoro di Bungie anche a 4K e 60fps stabili.
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