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Borderlands 3 uccide Battleborn

Ci sono giochi che nascono sotto una cattiva stella o semplicemente escono nel momento sbagliato, pur avendo ottime potenzialità.

Uno di questi è Battleborn ed è ufficiale che, sebbene i server rimarranno attivi, il gioco, dopo 16 mesi dal suo lancio non riceverà più update (anche se non si sa per quanto tempo ancora).

Due i motivi della decisione di Gearbox: il primo, il più evidente, è il caso della player base (in realtà più che calo sembrava una slavina).

Tanto per renderci conto dei numeri di cui parliamo, basta dare un’occhiata a questa pagina. Il piccolo di giocatori verso Giugno è dovuto ad una free trial che non ha sortito gli effetti sperati sul lungo termine, portando a dichiarare oggi il fallimento commerciale di Battleborn.

Il secondo, che interessa molti di noi, è che Gearbox ha passato il team che ha lavorato su Battleborn su Borderlands 3, che richiederà quindi tutta la “forza lavoro” che la software house dispone, considerando quanto i fan aspettano con trepidazione questo titolo.

Anzi in realtà, il Creative Director Randy Varnell ha dichiarato che, sebbene fosse triste per quello che è accaduto a Battleborn, è molto felice di far parte del progetto riguardante un “highly anticipated but unannounced game” (Randy Pitchford, presidente della Gearbox, ha annunciato durante il PAX che il 90% delle loro forze sarà impegnato nel nuovo capitolo di Borderlands).

Purtroppo Battleborn ha avuto la sfortuna (oltre ad una campagna di marketing non molto efficace) di veder luce nel periodo in cui Blizzard ha deciso di monopolizzare il mondo degli FPS con Overwatch, e come dicevano gli antichi:

“Ubi maior minor cessat”

 

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