Un torneo, di qualsiasi gioco si tratti, è un evento in cui i giocatori mettono in mostra tutta la loro abilità per poter competere con altri giocatori cercando di prevalere e vincere l’agognato primo premio; è bene vincere però sfruttando le proprie abilità sul campo, e non in altri ambiti che, con l’inganno, possano farti vincere a discapito di altre persone oneste.
Questo è ciò che è successo nel corso di un torneo di RuneScape, i cui risvolti non sono ancora chiari e “l’accusa” non riesce ad essere definitiva vista l’assenza di prove tangibili. Il tutto è successo durante il Runefest 2017 che ha ospitato le finali di un torneo del suddetto gioco con un premio in denaro di $20,000 per il vincitore, oltre ad ulteriori $10,000 da dare in beneficenza. Il torneo si è svolto su un server con regole specifiche poiché RuneScape è un gioco online basato totalmente sul multiplayer, e i migliori duemila giocatori che hanno passato la fase del 27 luglio si sono qualificati all’ultima fase del torneo, composta da una settimana di livellamento e combattimento che avrebbe eletto il vincitore del premio in denaro.
Jagex, lo sviluppatore del gioco, in occasione di questo torneo ha cambiato qualche regola, dividendo i 200 giocatori finalisti in quattro gruppi (isole) da 50 giocatori ciascuno: le stranezze sono iniziate quando sette dei giocatori dell’isola rossa si sono rifiutati di combattere tra loro e si sono invece alleati; ovviamente sono stati avvisati di squalifica:
i giocatori sono stati avvertiti ripetutamente e alla fine abbiamo agito; questa squalifica, tuttavia, è stato solo il primo di molti problemi che sono sorti durante il torneo.
Nel corso dell’evento, infatti, diversi concorrenti sono stati disconnessi a caso e molti giocatori affermano che una serie organizzata di attacchi DDOS era stata lanciata contro di loro, risparmiando però 5PLUS50K12, il “vincitore” facente parte di un clan chiamato Reign of Terror; per questo motivo, nonostante inizialmente 5PLUS50K12 sia stato nominato vincitore, subito dopo sono emerse delle accuse di truffa.
Lo stesso Reign of Terror è stato infatti accusato dell’emissione degli attacchi DDOS in tornei passati, ma questa accusa non era avvalorata da prove che potessero dimostrare il tutto. Jagex ha però affermato che 5PLUS50K12 aveva fatto qualcosa di losco: secondo il suo parere il giocatore è “responsabile della creazione di una bot farm” e per questo è stato squalificato, con il premio finale senza una effettiva destinazione. Un’idea sarebbe quella di dare anche il primo premio in beneficenza, oppure dividere il denaro tra tutti i finalisti o ancora accumularlo con quello del prossimo anno; questione premio a parte, resta comunque ancora il dubbio su come si possano essere verificati gli attacchi DDOS: chi li compie ha infatti bisogno degli indirizzi IP degli avversari e l’unico modo per averli sarebbe stato quello di avere un collaboratore all’interno degli organizzatori del torneo.
Molti tifosi hanno puntato il dito contro Jed Sanderson, uno dei dipendenti di Jagex e organizzatori di tornei, che spesso interagisce sulla pagina ufficiale dei vari social network del Reign of Terror, ma Jagex non ha voluto commentare questa accusa. Al momento quindi è tutto in standby, con la possibilità utopica di ripetere il torneo dal momento che questo dura molto e coinvolge tanti giocatori. Come andrà a finire la cosa? E soprattutto, si verrà mai a scoprire chi c’è davvero dietro a tutto questo?
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