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Assassin’s Creed Origins resisterebbe alla pirateria a scapito delle prestazioni di gioco

Il problema della pirateria è ormai consolidato da anni e per questo le software house si impegnano sempre più nel combatterla, cercando sistemi più o meno efficaci per impedire che il loro lavoro venga vanificato da copie distribuite illegalmente e gratuitamente online. Quasi mai le varie protezioni sono servite realmente a qualcosa, con versioni crackate dei giochi disponibili già dopo pochi giorni dalla commercializzazione, ma Assassin’s Creed Origins, ad un mese dall’uscita, sta ancora resistendo.

Il gioco targato Ubisoft utilizza due sistemi di protezione, Denuvo e VMProtect, cosa che sta rendendo difficile il compito degli “addetti ai lavori” e che al momento costringe a dover acquistare il titolo nel caso lo si voglia giocare (come è giusto che sia). Purtroppo, però, questo ha anche causato alcune lamentele: sembrerebbe infatti che il doppio sistema di protezione impegni abbastanza la CPU limitando le prestazioni del gioco stesso.

Bisogna comunque sottolineare che queste accuse sono al momento prive di fondamento, ma solo frutto di considerazioni di alcuni utenti sul web; in ogni caso la soluzione adottata da Ubisoft sfrutta l’ultima versione della protezione Denuvo, così come altri titoli che effettivamente non sono ancora stati piratati, tra cui troviamo Sonic Forces, Injustice 2, Football Manager 2018, Need for Speed Payback e Star Wars Battlefront 2, che potrebbe essere già di per sé il motivo principale di questo piccolo record di resistenza per Assassin’s Creed Origins.

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