Per chi non lo conoscesse, questo qui sopra è il Dr. Cox da Scrubs (una delle più grandi sit-com di sempre) che riassume un concetto molto semplice: il porno regna sovrano (soprattutto su Internet).
Ovviamente anche l’industria videoludica non è immune da questa constatazione e da sempre sono stati sviluppati giochi più o meno spinti su ogni tipo di supporto.
Oggi mi ritrovo, e mi sembra quasi assurdo dirlo, a parlarvi di Koikatu, ultima “fatica” della Illusion, software house specializzata negli eroge o hentai games (inutile che fate i santarellini, sapete benissimo di costa sto parlando).
Per i pochi che effettivamente non sanno di che sto parlando, gli eroge sono erotic games, ossia giochi in cui sono presenti scene sessuali e/o erotiche esplicite.
Con il tempo questo tipo di giochi si sono andati evolvendo da storie lineari che servivano come “scusa” per mostrare determinate scene a giochi sempre più complicati, con trame e dialoghi sempre più maturi e gameplay arricchiti.
Ma bando alle ciance…
La storia alla base di Koikatu è abbastanza semplice: il nostro protagonista, selezionabile tra 3 preimpostati o creabile con l’editor presente nel gioco , è uno studente i cui genitori sono andati a vivere all’estero e non volendosi allontanare da casa, decide di rimanere a vivere da solo.
A prendersi cura di lui sarà la zia, che casualmente è la direttrice di una scuola molto particolare, dove tutti gli studenti di questo istituto sono ragazze.
Se pensate che questo possa essere il Paradiso, allora non avete ancora sentito la parte migliore: infatti la vostra presenza in questa scuola non è casuale, ma fa parte di un progetto che comporta l’apertura di un club (di cui siamo ad inizio avventura l’unico membro e presidente) il cui scopo è quello di promuovere l’interazione tra le ragazze dell’istituto e il mondo maschile, in maniera di abituarle ad avere rapporti con il sesso opposto.
Lo scopo del gioco è quello di invitare quante più ragazze possibili ad unirsi al Koikatsu Club, di cui siamo presidente ed unico membro, almeno all’inizio, per promuovere l’interazione tra sessi.
Koitaku si presenta come il più classico degli slice of life.
I lettori di PDVG mi scusino l’accostamento sacrilego, ma per chi conosce la serie Persona, il gameplay di Koitaku ricorda da vicino le sessioni scolastiche presenti nel capolavoro della Atlus.
Ogni giornata è divisa in 3 sessioni: mattina, pranzo e pomeriggio.
Durante queste sessioni abbiamo accesso libero alle varie location del gioco (piccolo hint: con F3 è possibile accedere ad un sistema di fast travel che vi risparmia tantissimo tempo e fastidio), tutte all’interno della scuola, dove potremo interagire con TUTTE le ragazze dell’istituto.
Per ogni sessione è possibile avere 5 interazioni con una stessa ragazza (per un totale di 15 interazioni giornaliere) e l’unico limite al numero di interazioni che possiamo avere con diverse ragazze è dato da una barra del tempo che scorre in alto nella schermata. Quando questa barra si completa si passerà alla sessione di giornata successiva, ad eccezione di quella pomeridiana che ci porterà a tornare a casa nostra dove potremo salvare i nostro progressi (o, nelle fasi di gioco più avanzate, avremo la possibilità di portare la donzella di turno a visitare le nostre stanze, con tutto quello che ne consegue).
Il sistema di chat di Koikatu è il cuore del gameplay; infatti, tramite la selezione dei vari comandi presenti, sarà possibile migliorare le nostre affinità con la ragazza di turno.
Ci sono 4 differenti tipi di azioni disponibili:
- Interazioni attive: sono di due tipi (guardare e toccare) e non consumano una delle 5 interazioni disponibili e servono per aumentare il rating di Love o H. Usarle però potrebbe infastidire la ragazza che abbiamo di fronte, quindi vanno usate con parsimonia, perché abbassano il livello di Favoribility.
- Chat pro-attiva: si passa dal parlare del più e del meno (Small Talk), degli interessi amorosi (Love), fino ad entrare nel vivo con domande più piccanti (Perversions). Questo tipo di azione consuma 1 interazione tra quelle disponibili e si esaurisce con la risposta della ragazza.
- Chat reattiva: praticamente ascoltiamo quello che la ragazza ha da chiederci e, a seconda della risposta che daremo, avremo una reazione positiva o negativa.
- Richieste: qui le cose si fanno più interessanti, infatti con quest’ultima categoria potremo fare richieste dirette alla ragazza di turno. A seconda dell’occasione, del momento della giornata e dei parametri sociali con la ragazza che abbiamo di fronte, avremo varie opzioni che possono andare dal semplice studiare o pranzare insieme fino al confessarsi o chiedere semplicemente di darci dentro.
Le affinità sono di due tipi: Favoribility e H.
La prima a sua volta è divisa in due sottolivelli, che vanno da 0 a 100, il primo che ci porta da conoscenti ad amici, mentre il secondo va da amici ad amanti, che, una volta completato, ci permette di dichiararci.
Il secondo tipo di affinità invece è quello che ci permette di andare dritti al sodo. Una volta arrivati a questo punto inizia una specie di minigame in cui, attraverso il sapiente uso delle nostre arti amatorie, dovremo dare piacere alla nostra amante.
L’interazione con ogni ragazza non è standardizzata (ossia una certa sequenza di azioni non porta a stessi risultati) ma differisce dal carattere e dai tratti di chi abbiamo avanti.
Ad esempio quando interagiamo con una ragazza con il tratto “friendly”, sarà più facile alzare il livello di Favorability.
Per conoscere il carattere delle ragazze, ci sono delle schede consultabili (accessibili con F4 in game) che ci permettono di avere una panoramica generale di chi abbiamo di fronte.
In questo menù bisogna segnalare anche la presenza degli NPC evento. Infatti, mentre tutte le ragazze presenti in questa schermata si muovono per l’istituto, in ogni sessione ci sono degli NPC che rimangono fissi in una location, che possiamo andare a visitare per far partire un evento, che in un certo qual modo, rappresenta il cuore dello Story Mode.
In questi eventi conosceremo meglio l’NPC di turno, anche se purtroppo devo dire che seguire alcune story line mi è risultato complicato, dato che la patch di traduzione che ho usato per giocare Koikatu è stata fatta probabilmente con il peggiore dei translator che si trovano online, ed infatti, spesso e volentieri, mi sono ritrovato a leggere frasi completamente prive di senso.
COMPARTO TECNICO & EXTRA MODE
Per chi è “esperto” dei titoli della Illusion, potrà notare un notevole upgrade a livello grafico rispetto ad Artificial Academy 2, anche in vista dell’utilizzo futuro del VR.
Sebbene il sistema di telecamere a volte sia scomodo, soprattutto in spazi ristretti (come i bagni dei 3 piani), la cura dei dettagli e la realizzazione delle animazioni delle ragazze sono ben fatte.
Proprio sulla cura dei dettagli bisogna segnalare l’esistenza di un editor presente in Koikatu.
Senza ombra di dubbio possiamo dire che questo editor è forse la cosa più bella all’interno del gioco. Infatti, la community di Koikatu è tra le più attive nel creare tante nuove ragazze da inserire nella nostra scuola.
Scaricando gli aggiornamenti potreste trovare le vostre waifu preferite (io ho subito cercato e trovato Saber da Fate/Zero), pronte da aspettarvi ed essere sedotte in game. Pensate ad un anime o manga e probabilmente nelle 1023 pagine di personaggi creati lo troverete!
Una volta scaricati i personaggi aggiuntivi sarà possibile inserirli all’interno del gioco dal menù di assegnazione posti oppure tentare la fortuna e dopo aver scaricato magari un centinaio di nuove ragazze, dare il via all’assegnazione random per vedere che cosa ne esce.
L’altra modalità Extra presente nel gioco è la modalità H, ossia la possibilità di avere rapporti direttamente con un personaggio da noi scelto, in una location di nostra preferenza.
Su questa modalità, che è l’unica che è possibile al momento “giocare” in VR, vi rimando al video di Fraws qui di seguito!
[This post contains advanced video player, click to open the original website]
CONCLUSIONI FINALI
Mai e poi mai mi sarei immaginato, quando ho iniziato a collaborare con siti che parlano di videogiochi, di recensire un eroge.
Il gioco presenta una trama molto lineare, senza dare l’impressione di dare al giocatore uno scopo preciso (o per lo meno non come accade nelle classiche visual novel dove fin da subito si individua una route da seguire e portare a termine).
Questo paradiso Ecchi però presenta anche tante sfaccettature non banali, come il dover studiare con calma le card delle ragazze per sapere come meglio approcciarsi a loro per conquistarle, portandoci a dover spremere un po’ le meningi per portare a casa la pagnotta (e la ragazza).
Alla fin dei conti, pur sempre parlando di un Hentai Game, dove il fine ultimo sappiamo benissimo qual è, Koikatu risulterebbe anche più interessante da seguire se non avessi avuto a disposizione una traduzione veramente terribile, ma bisogna arrangiarsi visto che il buon Fraws mi ha spiegato che ormai questi giochi vengono tradotti direttamente con l’autotranslate quindi devo ringraziare di aver avuto quello che ho avuto.
Ovviamente io ho perso la testa per l’infermiera della scuola, ma d’altronde essendo “Old School” ho sempre avuto un debole per Ruko Tatase, ma con tutti i personaggi scaricabili dal sito Hongfire c’è solo l’imbarazzo della scelta tra Original Characters e personaggi ben più famosi.
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