È una tranquilla giornata come le altre, il camionista Flint Trucker ha finalmente finito i suoi numerosi trasporti e può tornare dalla sua amata Angelina. Una storia a lieto fine, se non fosse che sulla strada del ritorno investe un orso da circo, e ben presto scoprirà che questo è il minore dei mali che poteva accadergli in Creepy Road.
Costretto a proseguire a piedi per raggiungere la sua compagna (d’altronde non può andare avanti a calendari molto a lungo), si ritrova purtroppo in una specie di apocalisse, con animali e umani impazziti e desiderosi di eliminarlo.
Non il più fantasioso ed originale degli script, ma l’ironia con cui il tutto è raccontato, grazie a delle scenette animate davvero ben realizzate, fa seguire con quel leggero interesse la storia che ci accompagna fino alla fine. Creepy Road è semplicemente uno sparatutto a scorrimento orizzontale, una sorta di Metal Slug (per capirci) con tori, mucche, contadini e supereroi obesi al posto di soldati, ufficiali e carroarmati.
Il nostro scopo è infatti quello di arrivare da un punto A ad un punto B affrontando una miriade di nemici, ognuno con il proprio arsenale e resistenza ai nostri colpi, cosa che forse non è stata calibrata proprio benissimo. Sin dai primi livelli infatti ci troviamo ad affrontare molti nemici provenienti da tutte le direzioni e, anche potendo contare su tre armi da fuoco e due da lancio contemporaneamente, è davvero difficile non leggere più di una volta la scritta Game Over.
Poco male, di trial & error ce ne sono molti in giro, ma il dover ripetere un livello da capo vista l’assenza di checkpoint è alquanto fastidiosa come cosa, anche e soprattutto perché nel momento della morte il nostro Flint perde tutto l’arsenale, dovendo fare affidamento solo alla pistola di default, l’unica arma con proiettili infiniti.
Non aiuta nemmeno una configurazione di pulsanti su tastiera davvero scomoda, tanto che mi sento di consigliare, cosa fatta anche dagli stessi sviluppatori nelle impostazioni di gioco, di munirsi di un controller per godersi al meglio Creepy Road: morire diventa in questo modo solo “probabile” anziché “sicuro”. La forza dei nemici è infatti spropositata rispetto alla nostra resistenza: ci troviamo in diverse occasioni circondati da nemici i cui proiettili non necessitano nemmeno di raggiungerci tre volte, visto che siamo già stecchiti a terra al secondo colpo.
Difficoltà sbilanciata a parte, i nemici sono comunque realizzati in maniera davvero simpatica, in tipico stile cartone animato, prendendo anche in giro alcuni stereotipi dell’era moderna: mucche assassine, contadini zombie, pagliacci muscolosi, supereroi probabilmente in pensione e ragazze armate di selfie stick rendono l’atmosfera molto ironica nonostante le tinte dark che il gioco vuole assumere. Anche il nostro protagonista, nonostante un limitato parco animazioni che lo rende alquanto legnoso, potrebbe benissimo rappresentare uno dei cattivi visto il suo aspetto non proprio curato e rassicurante.
Degne di nota sono le ambientazioni disegnate a mano, con fondali statici ma che rendono ancor di più l’idea di cartone animato degli anni ’90, ma in alta definizione. La stessa cura non è stata posta nell’accompagnamento musicale, ma posso assicurare che tra esplosioni, versi, e probabilmente vostre imprecazioni per l’ennesima morte, l’orecchio non si sarebbe accorto nemmeno della sua maestosa esistenza.
Creepy Road è un titolo che non eccelle in alcun campo, ma che si fa giocare con piacere se si è amanti della sfida (anche quella parecchio punitiva), dell’ironia “sporca” e del comparto grafico disegnato a mano, probabilmente l’aspetto più riuscito del gioco.
Verranno dei momenti in cui vorrete spegnere tutto e magari non portare a termine il titolo, in quel caso pensate al povero Flint: non vedeva l’ora di tornare dalla sua Angelina, è rimasto a piedi e solo voi potete aiutarlo a raggiungere il suo obiettivo; fate trionfare l’amore, non l’odio che si alimenterà in voi.
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