L’E3 di Nintendo ha lasciato alcuni giocatori con l’amaro in bocca, poiché la presentazione si è focalizzata quasi unicamente sul nuovo Smash Bros e sul gameplay del nuovo gioco di Pokémon, largamente mostrato durante la Treehouse. Nonostante i malumori del momento, è ovvio che questi due titoli siano estremamente rilevanti, e dannatamente attesi dai fan. Durante lo showcase milanese dei nuovi titoli della grande N ci siamo focalizzati proprio sui grandi nomi, ed abbiamo provato con mano il magnifico duo che approderà su Switch in autunno. Non fatevi ingannare però: c’era anche parecchia altra carne al fuoco. Tra i giochi presenti possiamo elencare anche diversi third party, come Fortnite,Fifa 19, Dragonball Fighter Z, Monster Hunter Generations Ultimate, Killer Queen Black, Overcooked 2 e Starlink Battle for Atlas. Una discreta lista per allietare i prossimi mesi.
Super Smash Bros. Ultimate
Nella demo presente i personaggi utilizzabili erano numerosi, incluso Ridley e i tanti sospirati Ice Climbers. Ultimate sembra una produzione pensata cesellando
e migliorando ogni dettaglio di Smash Bros 4: la cura è eccellente. Sono presenti molte citazioni che richiamano ai giochi classici, come gli effetti degli speciali di
Ness che richiamano agli attacchi in Earthbound i nuovi movimenti di Ryu identici a quelli di Street Fighter II. Una gioia per gli occhi degli appassionati, ed anche
per gli occhi del pubblico. Il gioco infatti appare più veloce e dinamico, e gli scambi di colpi sembrano molto più spettacolari, perfetti per intrattenere la folla:
colpire un avversario, ad esempio, lo scaglia istantaneamente lontano. Per di più sono state modificate diverse meccaniche, che possono sembrare banali per i neofiti
ma in realtà modificano profondamente il gameplay: uno so tutti, Ultimate punisce il gioco in difesa ed incoraggia fortemente all’azione.
Grandissime aspettative per una delle saghe più amate e più giocate nell’eSport, anche da noi in Italia.
Pokémon Let’s go Pikachu Let’s go Eevee
Il prossimo titolo del mondo dei Pokémon è in arrivo su Switch il 16 novembre, ed unisce la nostalgica storia di Yellow ad alcune meccaniche semplificate di Pokémon Go, in primis quella della cattura dei mostriciattoli. Questa scelta strizza l’occhio ai giocatori della versione mobile, ma ricorda anche lo stile con il quale gli allenatori catturano i loro alleati nell’anime, senza dedicarsi a lotte frenetiche e lanciando direttamente la pokéball con tanta speranza. Ci sono anche altri numerosi richiami all’anime, come il fatto che Pikachu si rifiuti id entrare nella sfera e ci rimanga in spalla, oltre al character design dei personaggi e alla presenza di diversi volti noti a chi seguiva la storia in TV. Al contempo, il classico Yellow viene glorificato, riprendendo gli sprite originali e inserendo i versi ad 8 bit dei Pokémon nelle loro sfere.
In più il titolo inserisce meccaniche del tutto inedite, come la possibilità di addolcire i mostriciattoli selvatici lanciando loro frutta (ricorderà un po’ la Safari Zone agli appassionati) e gli incontri presenti su mappa e non più casuali: i Pokémon sono in genere visibili sul percorso, anche se alcuni possono essere molto abili a nascondersi.
Per rendere il tutto più sfizioso sono stati aggiunti extra divertenti, come l’unicità del manto del nostro Pokémon starter, diverso da tutti gli altri, ed ovviamente la nuova periferica rappresentata dalla Pokéball Plus, che si può utilizzare al posto del Joy-Con. Quest’ultima rappresenta una sorta di Pokéwalker 2.0 (tanto amato e compianto=, poiché oltre ad illuminarsi e vibrare a seconda degli eventi in-game, ci consente di portare con noi un Pokémon nella vita reale e livellarlo anche solo camminando. La tentazione di giocare Let’s Go sarà alta anche per i più nostalgici della serie classica.
C’era anche il nuovo Mario Party…
Super Mario Party si è visto all’E3 per pochi secondi, ed ha sorpreso per la meccanica che sfrutta più console, permettendo di appaiarle ed utilizzarle come schermi comunicanti. Oltre a questa interessante novità ce ne sono altre, come la presenza di dadi personalizzati a seconda del personaggio da noi scelto. Per il resto sembra essere il classico Mario Party a turni: monete, stelle, minigiochi folli. Dopo diversi titoli che hanno fatto cilecca, ci vuole forse di tornare alle origini per accontentare i giocatori.
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