Assassin’s Creed Odyssey è appena uscito nei negozi, ma i giocatori cominciano già a lamentare la presenza di microtransazioni alquanto problematiche.
Secondo quanto scritto in un articolo di Polygon (e confermato da molti utenti su Reddit), il sistema di progressione del gioco risulta essere, specialmente nelle fasi finali, molto lento e prolungato. Questo avviene, a quanto pare, per spingere i giocatori a sborsare soldi per acquistare degli “XP Boost”.
All’interno di Odyssey si potranno scambiare soldi veri per una valuta virtuale denominata “Crediti Helix”.
Innanzi tutto, i Crediti Helix potranno essere spesi per acquistare elementi cosmetici, come skin per il protagonista o per il suo cavallo. Da notare come queste skin siano esclusive per coloro che utilizzano le microtransazioni, e non saranno sbloccabili giocando normalmente al titolo.
Con i Crediti Helix sarà possibile, poi, acquistare i Boost di XP, che rendono più veloce il sistema di livellaggio moltiplicando i punti esperienza ottenuti dal giocatore.
Il problema sorge quando, a detta di Polygon: “Se nelle prime fasi di gioco il grinding è limitato, e la storia principale offre abbastanza punti esperienza per raggiungere i requisiti di livello, la progressione da un livello all’altro diventa estremamente prolungata nelle fasi più avanzate“.
La maggior parte dei giocatori saranno, quindi, costretti al grinding per raggiungere i requisiti di livello delle missioni, a meno che non vogliano aprire il portafoglio ed acquistare i Boost di Esperienza.
Anche Gamesbeat ha parlato di questo problema nella sua recensione del gioco affermando che “La progressione era buona fino al livello 15, ma poi ho dovuto affrontare una missione di livello 17 che è risultata troppo impegnativa. Ho deciso, quindi, di raggiungere il livello 17: per passare dal 15 al 17 ho impiegato 6 ore di gioco.”
Il sistema di progressione di Odyssey, quindi, è stato alterato artificialmente per spingere i giocatori a “risparmiare tempo” utilizzando le microtransazioni…
Ricordiamo che non stiamo parlando di un titolo free-to-play, ma di un prodotto che è venduto a 60€ nella sua versione base, e di cui sono state commercializzate ben 6 edizioni speciali che costano dai 70 ai 240€.
Vi lasciamo ad un video di Jim Sterling che riassume piuttosto chiaramente la questione.
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