Site icon Parliamo Di Videogiochi

Yoshi’s Crafted World – Recensione

Ogni volta che sento parlare di Yoshi la mia mente mi riporta al lontano 1998, quando da bambino ricevetti in regalo una bellissima copia di Yoshi’s Story, titolo per Nintendo 64. Il mio primo approccio con il dinosauro videoludico della grande N nacque proprio da lì e, già all’epoca rimasi affascinato dallo stile grafico e dall’incredibile tenerezza che Yoshi sapeva donare, grazie al suo carattere perennemente gioioso. La serie del dinosauro verde non è una tra le più seguite nelle file Nintendo e tra un capitolo ed un altro sono passati spesso numerosi anni di distanza di sviluppo. Da quando Nintendo nel 2015 ha affidato il lavoro allo studio Good-Feel, gli stessi ragazzi che hanno curato il titolo “Kirby e la Stoffa dell’eroe”, le avventure del buffo rettile verde hanno iniziato a prendere una piega differente rispetto al passato, passando da una grafica bidimensionale ad una più moderna, quasi cartoonesca. Yoshi’s Crafted World non si distanzia da questo concetto e ci propone una dimensione tutta nuova, questa volta formata da alcuni materiali presi in prestito e da oggetti utilizzati nella vita comune di tutti i giorni.

Nell’isola dei dinosauri è una pacifica giornata ed otto esemplari di Yoshi sono intenti a festeggiare il “Sole dei Desideri“, una serena figura in pietra in grado di esaudire i desideri di chiunque la possegga. Purtroppo per gli Yoshi, nell’arcipelago sono presenti due minacce: Bowser Jr. ed il mago Kamek, ed entrambi bramano di rubare il manufatto. Dopo un goffo tentativo da parte di questi ultimi, il team formato dagli Yoshi nella confusione della zuffa per difendere l’idolo, ne causa accidentalmente la distruzione, finendo per spargere le gemme di cui era composto in giro per l’isola. Sarà dunque compito degli Yoshi recuperarle per tentare di salvare il mondo. Di nuovo.

Una volta iniziato Yoshi Crafted World, il titolo ti permette di selezionare quale tra gli 8 esemplari degli Yoshi (ognuno con un colore differente) accompagnerà le nostre avventure, oltre al poter decidere la difficoltà con cui affrontare la storia. Sono presenti i livelli di sfida Standard o Relax, quest’ultima  pensata principalmente per un pubblico compostto da bambini. Una volta superata questa ardua scelta, il giocatore finalmente può dunque affrontare l’avventura con i circa 50 livelli presenti nel videogioco. Le meccaniche di gioco non si differenziano di molto dai precedenti capitoli: come siamo stati abituati a vedere nel corso di questi anni, il nostro simpatico eroe può fluttuare in aria durante un salto o ingurgitare qualsiasi nemico di taglia piccola, per poi trasformarlo in uova da poter lanciare in qualsiasi punto dello stage grazie ad un apposito mirino. Nei livelli è possibile indirizzare le uova di dinosauro verso alcuni precisi elementi dello scenario, spesso ben nascosti, dando quindi l’opportunità al giocatore di colpire anche nemici o cartonati per sbloccare delle monete extra, utili per ricevere eventuali bonus a fine stage. Il nostro amato dinosauro può anche eseguire dei devastanti tonfi a terra, in grado di rompere alcune parti del terreno per svelare determinati bonus nascosti nelle mappe di gioco.

Nei vari livelli presenti nel titolo è man mano possibile incorrere in alcune “sfide“, nelle quali il giocatore si può trovare ad affrontare obiettivi di vario genere: dal recuperare determinati oggetti saggiamente nascosti all’interno dei vari livelli, fino al controllare un mecha di Yoshi in grado di tirare dei fortissimi pugni. Questi sono solo due esempi di molte altre prove che l’opera ci offre e in cui ci si può imbattere. Queste esperienze, spesso inaspettate, tendono a rendere ancora più coinvolgente e divertente il gioco, visto che si distaccano, seppur in modo parziale, da un filo narrativo che potrebbe sembrare apparentemente abbastanza lineare.

Ma il titolo non si limita solamente al single player: la modalità cooperativa consente di condividere l’esperienza del gioco ovunque si voglia con un altro giocatore, grazie alla feature che permette di separare Joy-con e creare due mini Joypad. In compagnia di un amico la ricerca dei collezionabili può risultare più semplice, ma richiede da parte di entrambi una certa collaborazione. Ciò non toglie che, in alcuni frangenti, si possa creare della sana competizione nel riuscire a completare al meglio i tre obiettivi che il gioco vi chiede di raggiungere. Essi consistono nell’ottenere in ogni singolo mondo tutte le margherite, un adeguato numero di monete e la barra della vita completa alla fine del livello.

Se vi state chiedendo a cosa servano le margherite,  quest’ultime sono fondamentali per poter progredire nella storia dato che possono essere utilizzate come valuta di gioco per avanzare verso nuovi mondi, tutti caratterizzati da colori sgargianti. L’esperienza complessiva del titolo, se siete amanti dei platform, dipende molto da come vi approcciate a questo genere videoludico: se siete giocatori accaniti ed il vostro obiettivo è semplicemente quello di finire rapidamente i mondi  senza dedicare ulteriore spazio al resto del gioco, potrete finire l’opera in circa cinque ore. Tuttavia, paradossalmente, l’esperienza migliore avviene proprio dopo aver concluso la storia: il titolo offre infatti grandi spunti per poter essere rigiocato e completato al 100%, grazie alle sfide citate precedentemente, che fortunatamente rendono il gioco ancora più longevo e divertente. Collezionare tutte le margherite, riuscendo a completare in toto il titolo, è infatti un’impresa ardua. Vanno raccolte anche le 100 monete d’oro e 20 monete rosse in ogni singolo stage, per non parlare del dover tentare di concluderei i livelli con il massimo della vita per ottenere come meritato premio delle margherite extra. Consigliamo dunque ai giocatori di munirsi di molta pazienza, visto che l’apparenza della tenerezza dei mondi, nasconde in realtà delle insidie inaspettate, che potrebbero rendere la vita dei completisti alquanto dura.

Talvolta in alcuni stage è possibile anche rigiocare in un’inedita modalità speculare, nella quale il giocatore deve tentare di raggiungere il traguardo nel minor tempo possibile, salvando contemporaneamente dei tenerissimi cuccioli di Poochi. In conclusione, Yoshi’s Crafted World è un inno agli amanti della serie di Yoshi. Vanta come uno dei suoi maggiori punti di forza un enorme fattore di rigiocabilità, grazie non solo alle già citate sfide, ma anche ad alcune missioni secondarie basate principalmente sull’osservazione di alcuni oggetti presenti nei singoli livelli.

Please enable JavaScript to view the comments powered by Disqus.
Exit mobile version