Steamworld Quest: Hand of Gilgamech è l’ultimo capitolo del franchise di Steamworld, un piccolo gioiello che noi appassionati teniamo nascosto al grande pubblico per poter godere della sua bellezza.
La particolarità di Steamworld è quello di averci regalato titoli di diverso genere all’interno della stessa ambientazione, anche se in momenti temporali diversi e Steamworld Quest continua questa bellissima tradizione, regalandoci un RPG con un sistema di combattimento molto particolare, grazie all’uso di carte, che strizza l’occhiolino a titoli come Slay of the Spire, anche lui in arrivo su Nintendo Switch.
VOGLIO DIVENTARE UN EROE
Steamworld Quest abbandona le ambientazioni da Far West e ci trasporta in un mondo fantasy dai connotati steampunk, data la natura robotica dei personaggi.
Ai nostri comandi abbiamo Armilly, una guerriera che insegue il mito di Gilgamech, eroe osannato su tutti i manuali di cui va pazza. Il suo più grande sogno è quello di entrare nella gilda degli eroi e poter seguire le gesta del suo idolo ma, pur essendo spinta da buone intenzioni, non riesce a realizzare il suo desiderio.
Un giorno, l’armata del Nulla attacca la città dove vivono Armilly e Copernica, sua inseparabile e occhialuta amica, e rapisce tutti i membri della gilda degli eroi. Armilly vede in questa tragedia l’occasione di far valere il suo coraggio e parte all’avventura con i suoi amici. Ma quella che inizia come una “semplice” missione di salvataggio porterà questo gruppo di avventurieri abbastanza improvvisato (a cui non mancheranno nuove aggiunte man mano che si va avanti nel gioco) ad affrontare una minaccia ben più grande.
Si capisce benissimo che la storia di Steamworld Quest è molto semplice, ma non per questo meno appassionante. D’altronde la nascita di un nuovo eroe è qualcosa che appassiona sempre, a maggior ragione se siamo noi a deciderne le sorti in battaglia. Steamworld Quest ha toni molto leggeri, con scenette comiche abbastanza divertenti che, insieme a momenti di gran pathos, riesce a tenere il giocatore incollato allo schermo. Pur essendo il susseguirsi degli eventi abbastanza prevedibile, non manca la voglia di vedere come continua la storia.
LA SEMPLICITÀ PRIMA DI TUTTO
Il sistema di combattimento di Steamworld Quest è veramente unico. A differenza di tanti card game dove i mazzi che vengono a costruirsi diventano sempre più consistenti, in questo gioco ognuno dei 3 mazzi dei personaggi attivi del party è composto sempre e solo da 8 carte, né una di più, né una di meno.
All’inizio del turno il giocatore riceve 6 carte scelte a caso tra i 3 mazzi ed è possibile giocare le carte in qualsiasi ordine, anche se con alcune limitazioni. Alcune carte sono infatti senza costo, e giocarle crea dei Punti Vapore che serviranno per usare le carte più potenti. Si inizia ad intravedere parte della profondità strategica presente in Steamworld Quest già dalla gestione delle risorse per creare i Punti Vapore e come sfruttarli al meglio. Questa gestione in realtà inizia già dalla costruzione del mazzo, modificabile in qualsiasi momento fuori dalla battaglia, visto che bisogna bilanciare alla perfezione le carte che generano Punti Vapore e quelle che li utilizzano.
Ad aumentare le scelte strategiche nelle mani del giocatore c’è il sistema di combo che è fondamentalmente di due tipi: il primo prevede che, una volta giocate tre carte di fila dello stesso mazzo, si attiva l’abilità speciale dell’arma del personaggio relativo. A seconda dell’arma l’effetto cambia e quindi può essere utile mantenere tutte le armi trovate nel corso dell’avventura per avere diverse abilità speciali a propria disposizione. Il secondo tipo di combo è invece un po’ più complicato da gestire visto che, per attivare l’effetto aumentato di alcune carte, serve che quest’ultime siano giocate necessariamente dopo specifiche carte del mazzo di un altro personaggio. In questi casi si rinuncia ovviamente all’attivazione dell’arma, ma solitamente gli effetti aumentati sono abbastanza potenti da compensare questa perdita.
Quello che veramente stupisce in Steamworld Quest è la customizzazione dei vari mazzi, visto che ogni personaggio non ha una singola build specifica da usare e, una volta acquisite, craftate o potenziate nuove carte, è possibile creare combinazioni interessantissime fra i vari eroi a nostra disposizione.
Tanto per fare un esempio molto semplice (e facilmente realizzabile nelle prime ore di gioco), Armilly inizia con carte chiaramente da melee, ma è possibile dopo poco tempo creare una build che la rende una temibile maga del fuoco, riuscendo ad entrare in sinergia con le abilità di Copernica. Galleo, il terzo personaggio che si unisce al party iniziale, può essere giocato come Tank, Healer, DPS fisico o addirittura mago dell’acqua.
Diventa molto chiaro come gran parte del divertimento di Steamworld Quest sia quello di cambiare continuamente i personaggi attivi e i loro mazzi per cercare di trovare combinazioni e sinergie sempre nuove man mano che proseguiamo nella nostra avventura.
Similarmente agli eroi, anche i nemici utilizzano lo stesso sistema di combattimento con Punti Vapore e carte, ma mentre i nemici “base” utilizzano una sola azione a turno, rendendo il combattimento abbastanza semplice anche a difficoltà più elevante, gli “elite” rendono le cose molto più interessanti, portando il giocatore a dover scegliere con cura la strategia e l’uso delle carte anche a difficoltà “normale”. Per fortuna il gioco non è molto punitivo e ci permette di ricominciare l’avventura dall’ultima statua dell’Eroe trovata, che funziona da punto di ristoro e salvataggio.
POCO BUDGET MA TANTA RESA
Steamworld Quest è un titolo che per budget non può di certo competere con i grandi colossi degli RPG, ma non per questo il gioco vale meno di titoli molto più pubblicizzati. I personaggi sono molto ben disegnati e caratterizzati ed anche la colonna sonora compie egregiamente il suo lavoro. Se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo in una produzione indie di altissima fattura, non possiamo non citare i fondali (poco curati e particolareggiati) e una longevità non eccelsa, sperando quindi nell’uscita di DLC o contenuti aggiuntivi per poter sfruttare al meglio i mazzi “end game“.
Che siate appassionati di RPG o di card game (meglio se entrambi), o semplici novizi del genere, Steamworld Quest è un gioco che consiglio caldamente, considerando anche il costo di soli € 24,99 sul Nintendo eShop.
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