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Spellforce: Heroes & Magic – Recensione

Spellforce è una serie che, con ben 3 capitoli e qualche espansione, ha avuto un discreto successo su PC. Spellforce: Heroes & Magic è lo spin-off per mercato mobile che, già dal nome, accentua le similitudini del franchise con l’intramontabile Heroes of Might & Magic.

NUDO E CRUDO

Facendo partire Spellforce: Heroes & Magic uno si aspetta un piccolo prologo, un menù, un benvenuto. Niente di tutto questo. Non appena scaricato e lanciato, la prima schermata che si presenta ai nostri occhi è una semplice scelta fra due modalità di gioco: Adventure o Battle.

Dire che il menù è scarno è dir poco

Diciamo che il primo impatto non è dei migliori, anche perché in un gioco di strategia la prima cosa che mi aspetto è un bel tutorial. Per questo motivo ho deciso di iniziare dalla modalità Battle in maniera tale da farmi le ossa su qualche scontro singolo, prima di intraprendere la modalità Adventure.

La modalità Battle, come dice il nome stesso, ci mette alla prova con una serie di combattimenti di difficoltà crescente.

Le nostre forze vengono piazzate sulla mappa e dobbiamo distruggere le unità avversarie prima che loro facciano lo stesso con noi. Semplice e lineare. Vincendo guadagniamo esperienza ed oggetti che vengono usati per migliorare le nostre truppe, mentre la sconfitta vi porta a dover riprovarci.

Se pensavate che una volta buttati nella mischia aveste trovato una parvenza di tutorial, scordatevelo. Tutto quello che avrete saranno dei piccoli tooltip che fanno luce su alcuni aspetti del gioco e quindi le prime battaglie sono molto soggette al “trial & error”. Se devo essere onesto, i combattimenti della modalità Battle di Spellforce: Heroes & Magic mi hanno dato l’idea di star giocando ad un puzzle game più che ad un gioco di strategia.

Per chi ha giocato ad Heroes of Might & Magic la mappa di combattimento, seppur in versione ridotta, ricorda molto quella del capolavoro della defunta New World Computing, con tanto di tasselli esagonali dove muoversi.

La grande differenza sta che il giocatore assegna i comandi alle proprie unità contemporaneamente e questi vengono eseguiti seguendo fasi prefissate, partendo dalla fase ranged, continuando con quella di movimento e concludendo con gli attacchi corpo a corpo.

Proprio a causa delle mappe molto ridotte, non c’è molto spazio per strategie particolari che sfruttino in maniera esaustiva movimento e terreno, anche se ci sono piccoli “trucchi” da dover apprendere per riuscire a vincere con una certa facilità anche gli scontri più difficili.

Non ce la stiamo vedendo benissimo in questo momento.

Purtroppo, molte delle abilità delle truppe che abbiamo a nostra disposizione non vengono spiegate in maniera accurata (anzi, quasi per nulla) e dobbiamo quindi affidarci alla nostra intuizione. A volte è anche difficile far compiere alle nostre unità semplici comandi come un movimento e, data la mancanza di descrizioni, non riusciamo a capire se è per qualche impedimento dato dalle meccaniche di gioco o semplicemente bug di programmazione.

Nonostante tutto le battaglie risultano abbastanza divertenti ed anche stimolanti dal punto di vista tattico, a patto di aver avuto la pazienza di imparare a nostre spese come usare le unità a nostra disposizione.

Dopo essermi fatti le ossa nella modalità Battle, fiducioso ho provato a mettere mano su quella Adventure.

Il gioco inizia, dopo aver selezionato una delle tre razze a disposizione (nel mio caso ho usato gli umani), con una piccola armata in una mappa di gioco con varie costruzioni. Ognuna di queste costruzioni rappresenta un edificio che fornisce determinati bonus se viene conquistata, come miniere o fattorie. Queste ultime, fornendo il cibo che fa crescere la nostra popolazione, sono fondamentali. Similmente a quanto accade in Civilization, ogni volta che un nuovo “abitante” viene creato, è possibile assegnarlo ad un compito specifico oppure addestrarlo per combattere.

Ora potete pensare che almeno in questa modalità Spellforce Heroes & Magic vi venga incontro con un tutorial o tooltip esaustivi. SBAGLIATO!

Come si usano queste unità? A voi scoprirlo

Anche qui vige la regola suprema del “trial & error”, regola per la quale dovrete spendere le vostre prime “run” a capire come ottimizzare i combattimenti, la gestione delle risorse e perfino le cure delle vostre unità (ho scoperto questa abilità solo al terzo riavvio).

Sulla mappa è possibile vedere i nemici da dover affrontare per conquistare gli edifici che proteggono, tutti con un numero sulla testa che indica la difficoltà della battaglia. Alcuni combattimenti sono praticamente impossibili ad inizio partita, ma con pazienza e perizia nella gestione risorse è possibile in breve tempo costruire una discreta armata che ci permette di affrontare scontri che prima non era possibile vincere.

Nella strategia di gioco bisogna tenere conto che anche il nemico muoverà le sue truppe sulla mappa: non è quindi possibile usare una strategia “tutti all’attacco” per portare a casa la vittoria, ma si deve trovare un giusto bilanciamento tra le forze che si hanno a disposizione.

Oltre a poter reclutare nuove truppe, che potranno essere migliorate a seconda degli edifici che costruiremo nella nostra cittadella, è possibile potenziare il nostro eroe attraverso un sistema di perk, accessibile ogni volta che acquisiremo un livello. Alcune di queste abilità sono direttamente utilizzabili dall’eroe stesso, mentre altre andranno ad influire sulle unità sotto il nostro comando.

E’ possibile migliorare le nostre armi, oltre che le nostre abilità.

Spellforce Heroes & Magic è un titolo molto strano: da una parte, ricordando sempre che stiamo parlando di un gioco per smartphone, abbiamo un titolo con un discreto spessore strategico, soprattutto nella modalità Adventure; dall’altra, abbiamo un prodotto che sembra ancora in beta test, vista la completa mancanza di tooltip e tutorial. Un vero peccato, visto anche il costo non indifferente del gioco per il mercato mobile.

 

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