Spero vi piacciano molto le Blancpain GT Series
L’originale Assetto Corsa, gioco di corse simulativo del team italiano KUNOS Simulazioni, si impose sul mercato videoludico tra i migliori giochi di corse. Con questo secondo capitolo/spin-off, si è deciso di perseguire una strada “alta” invece che larga. Concentrarsi su poche auto, pochi circuiti, ma curarli al massimo.
La parte del mondo automobilistico sulla quale Assetto Corsa Competizione va a concentrarsi sono le Blancpain GT Series, dedicate al mondo della macchine stradali categoria GT riadattate per competizione da corsa, in quella che è conosciuta come categoria GT3. Il gioco ha la licenza ufficiale della competizione e sarete introdotti al gioco da Mirko Bortolotti, campione del 2017 a bordo della Lamborghini Huracán .
La scelta di questo genere di competizione è alquanto peculiare per il mondo videoludico. Non parliamo di pochi giri veloci fino al traguardo, ma di gare della durata di 3 ore ed altre addirittura di 24 ore. Inoltre è un campionato per veri appassionati, avendo un appeal di massa nettamente inferiore alla Formula 1 o al “racing” generico.
Occhio alla pressione delle gomme
L’aspetto simulativo ed il feel delle macchine è strepitoso. Ci sono 12 auto, tutte con il loro feel e con molto spazio per personalizzarne il feeling di guida. Ognuno di noi troverà l’auto che più fa per se. Io personalmente mi sono legato alla Ferrari 488, dopo aver speso le prime ore con la Nissan GT-R Nismo e la Lamborghini Huracan.
La simulazione è di alti livelli ed io sono rimasto in particolarmente impressionato dalla gestione degli pneumatici e dei freni, che reagiscono alla temperatura ed alla pressione. Dopo aver eseguito un pit stop, si nota sensibilmente una capacità inferiore di tenuta di strada ed una risposta meno consistente. Le condizioni atmosferiche sono anch’esse simulate in modo sopraffino, come lo strato di acqua che si forma sull’asfalto mentre piove. Anche il circuito si va a modificare nel corso delle gare, riempiendosi di pozzanghere e di residui di pneumatici, elementi che influenzano le vostre performance in gara. Il gioco ha anche un ciclo giorno/notte dinamico. Unito al meteo dinamico, questo permette di rendere davvero variegate le gare di endurance.
Sfortunatamente, il gioco risulta difficile da approcciare per i giocatori occasionali o chi preferisce uno stile più arcade. È possibile regolare il livello del realismo, della difficoltà dell’IA e degli aiuti alla guida, ma è sempre richiesto grande impegno e perizia nel guidare. Inoltre il tutorial è praticamente inesistente, così come spiegazioni dettagliate sui vari parametri modificabili delle auto. Il gioco ha una scarsa capacità di sintesi dell’informazione, risultando il più delle volte difficile da leggere e da capire.
L’esperienza definitiva è chiaramente garantita con l’utilizzo di un volante. Il controller, come inevitabile che sia, la penalizza.
Una gara contro se stessi
Come già detto in precedenza, questo tipo di campionato non si basa solo ed esclusivamente sulla velocità ma anche, e soprattutto, sulla durata. Il parametro più importante diventa quindi la costanza, la capacità nel fare numerosi giri senza mai sbagliare. Ogni scelta da operare in pista deve servire l’obiettivo di farvi durare fino alla fine. E tutti gli imprevisti sono tarati per mantenere alta la tensione durante la gara. Da questo punto di vista, la sfida è ben calibrata, l’obiettivo chiaro e il giocatore deve davvero crescere per essere sempre in controllo. Il mood è che anche non arrivando primo, se si è condotta una buona gara, si senta la sensazione di vittoria. Di avercela fatta. Di essere cresciuti.
Questa sfida è però l’unico core dell’esperienza. Tutte le modalità si assomigliano. Carriera, Campionato, gara libera e prove speciali hanno tutte lo stesso scopo: farvi correre “nelle stesse condizioni”. Non ci sono esperienze di guida diverse e peculiari, come in altri giochi di corse più ad ampio spettro. Se l’esperienza vi abboccherà, perderete ore ed ore nella carriera,cercando di migliorare i vostri tempi e migliorare come pilota.
Esiste l’online, ma al momento, perdonatemi il francesismo, è un po’ una cacca. Se si prova a selezionare l’opzione partita rapida, si finisce praticamente solo nel circuito di SPA a correre a più non posso, con giocatori che abbandonano ed entrano di continuo, creando un’esperienza poco piacevole. Non c’è alcun campionato online, alcuna stagione competitiva. È possibile creare il proprio server e quindi organizzarsi a modo con amici, ma se cercate un thrill contro altri umani dopo le ore spese ad allenarvi in modalità singolo, rimarrete scontenti dall’esperienza.
Alti e bassi
Assetto Corsa Competizione è costruito sull’Unreal Engine 4, motore oramai famoso per la sua flessibilità. Questo si traduce in un’ottima resa grafica generale ed una scalabilità encomiabile, decisamente migliore del capitolo precedente che faceva uso di motore proprietario. Le auto sono realizzate con dovizia di particolari e i circuiti sono ricavati da scansioni laser molto accurate. Il sonoro è maestoso ed il rombo dei motori ha qualcosa di magico che richiama quella passione primordiale per le auto che c’è in ognuno di noi.
Ci sono però alcune mancanze che fanno storcere il naso. I circuiti sono belli ma, appena ci si ferma, appaiono molto più brutti. Sono fatti per accompagnare, non per essere guardati. Alcune texture sono in bassa risoluzione. Il pit stop proviene dritto da giochi anni 90, con l’auto che fluttua in aria e nessun uomo che va a montare gomme o fare rifornimento. In teoria dovrebbe essere un bug, a guardare da persone su internet più fortunate di me. Ma non sono riuscito a risolverlo. Nonostante il periodo in Early Access, questo Assetto Corsa Competizione non è uscito proprio pulitissimo dalla fase di testing.
Avendo giocato alla versione PC, spendo qualche parola sulle performance della mia macchina. Il gioco non fa un grosso uso di multicore. Esiste un master thread che occupa dall’80 al 100% un singolo core, e due thread ausiliari che caricano intorno al 50%. Nonostante questo, non ho mai notato colli di bottiglia lato CPU sul mio Xeon e5 1650 e la GTX 970 del mio set up gestiva il gioco a 60fps puliti puliti a dettagli alti. Gira bene, insomma. L’unico aspetto esoso da parte del gioco è la RAM. Ho visto utilizzi medi aggirarsi sui 10GB.
Quindi, tirando le somme, Assetto Corsa Competizione cos’è? Per chi è? Questo è il classico titolo per veri appassionati del genere specifico: le gare di GT3. La cura per il dettaglio e l’aspetto simulativo farà sbrodolare gli appassionati, mentre il pubblico più generalista farà meglio continuare a rivolgersi a titoli più generalisti. C’è comunque da dire che, anche per gli appassionati, il gioco risulta molto scarno ed offre un’unica attrattiva, senza aggiungere altro. Aggiornamenti futuri espanderanno le auto ed i circuiti, si spera aggiungendo più varietà e limando i numerosi bug ed aspetti poco rifiniti. Per adesso, alla versione 1.01, mi sento di consigliarlo solo a chi è veramente preparato, ovvero volante alla mano.
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