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Il CEO di EA ammette che Anthem ha dei problemi

Anthem

Andrew Wilson, il CEO di Electronic Arts, ha ammesso in una lunga e candida intervista com GameDaily che il debutto di Anthem non è andato come sperato. Wilson ha però sottolineato che EA rimane convinta del potenziale del gioco e dell’idea di base, e che col tempo potrà diventare un franchise speciale. Il CEO ha anche riposto la sua fiducia in BioWare, su cui ha detto di essere disposto a scommettere “una volta al giorno, e due volte la domenica”.

Parlando dei problemi specifici di Anthem, Wilson afferma che nelle intenzioni il gioco doveva portare assieme due tipi di giocatori molto diversi: i primi sono i fan tradizionali di BioWare, giocatori cresciuti a pane e Mass Effect o Dragon Age. I secondi sono i giocatori in cerca di esperienze simili a Destiny, palese ispirazione di Anthem. Secondo Wilson, Anthem non è riuscito finora a conciliare questi due aspetti così diversi e l’idea “non sta funzionando molto bene”.

Allo stesso tempo, Wilson ritiene che Anthem meriti la fiducia mostrata da EA sul lungo termine. A suo dire, un IP ha un ciclo di durata decennale, e guardando le cose in questa prospettiva, il mondo di Anthem, le armature Javelin e altri elementi considerati “unici” del franchise hanno il potenziale per rendere Anthem “qualcosa di grande”. Infine, Wilson ha aggiunto che gli sviluppatori devono adattarsi ai cambiamenti nel pubblico, e che un ragazzino di dodici anni oggi ha aspettative diverse per un titolo BioWare, rispetto a un giocatore di lunga data. In quest’ottica, ritiene fondamentale testare “l’elasticità del brand”.

L’intervista completa è molto lunga ed esplora vari temi, dalle loot box al futuro del settore. Potete leggerla qui.

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