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Cadence of Hyrule – Recensione

Quando il 20 marzo, durante il Nintendo Direct dedicato agli indie games, fu presentato Cadence of Hyrule, il pubblico (io in primis) rimase un attimo sconcertato. Era vero che Nintendo ci aveva “promesso” altri titoli targati Zelda, ma nessuno avrebbe mai pensato ad un mash-up con Crypt of the Necrodancer, anche se, superato lo shock iniziale, l’idea non sembrava affatto malvagia.

CRYPT OF THE NECRODANCER

Per parlare di Cadence of Hyrule non possiamo non fare un piccolo excursus su Crypt of the Necrodancer, gioco che fa parte di quella schiera di indie game che ha stupito il mondo videoludico nel 2015, insieme a titoli come Undertale o Rocket League, tanto per citarne un paio.

Diciamo che già Crypt of the Necrodancer ricordava i vecchi titoli a 8 e 16 bit di Legend of Zelda

Crypt of the Necrodancer è un roguelike rhythm game pubblicato da Brace Yourself Game. Come si capisce dalla definizione, alle meccaniche classiche del roguelike, come le mappe procedurali ed il movimento a turni, sono state aggiunte quelle del videogioco musicale, visto che tutto sullo schermo di gioco si muove a tempo di musica. Ad ogni battuta corrisponde un’azione dei mostri su schermo ed anche i nostri movimenti ed attacchi, per essere più efficienti, dovranno seguire il ritmo dato dalla musica.

HYRULE TERRA SENZA PACE

Cadence of Hyrule prende il gameplay di Crypt of the Necrodancer e lo traferisce sul mondo che abbiamo imparato a conoscere con le avventure di Link e Zelda nel corso degli anni.

La storia non brilla certo per originalità (anche se qualche sorpresa verso fine gioco la troverete): mentre il villain di turno, Octavo, usando un liuto magico mette a dormire il re di Hyrule, Zelda e Link, la protagonista di Crypt of the Necrodancer, Cadence, si ritrova trasportata dalla Triforza proprio su Hyrule, dove riesce a svegliare Link e Zelda.

Octavo è il villain di Cadence of Hyrule.

I tre uniranno le forze per liberare Hyrule da Octavo e per trovare una maniera per far tornare nel suo mondo Cadence.

TIENI IL RITMO!

Il mondo di Hyrule è diviso in tante minimappe, che ai fan di lunga data di Zelda ricorderanno molto quelle di A Link to the Past, all’interno delle quali troviamo tanti nemici da affrontare. Come già detto i nemici si muovono a tempo di musica, ognuno con il proprio pattern prestabilito e ciò fa sì che il primo impatto con il gioco non sia certo semplice, soprattutto se non avete mai giocato a Crypt of the Necrodancer prima.

Ad ogni “battito” possiamo muovere, attaccare o difendere con il nostro personaggio, ma sbagliare il tempo dell’input sul pad lascia il nostro eroe fermo sul posto, lasciandolo alla mercé dei nemici. Nelle prime mappe di gioco, anche abbondando con gli errori, difficilmente si rischia di morire, ma man mano che si prosegue con il gioco e con l’arrivo di nemici con pattern molto più complessi ed attacchi più letali, il rischio di dover ricominciare da uno dei tanti checkpoint, le pietre Sheikah, disseminati tra le mappe è sempre più alto.

Quella lapide blu è una pietra Shikah e serve sia da checkpoin che da punto di fast travel

La morte in Cadence of Hyrule non è permanente, ma ogni volta che saremo costretti a dover ripartire da uno dei vari checkpoint, lo faremo senza gran parte dell’equipaggiamento trovato fino a quel momento (a parte alcuni oggetti chiave), equipaggiamento che risulta essere molto familiare ai fan dei giochi di Zelda, come il rampino, l’arco, le bombe e tanti altri oggetti che abbiamo imparato a conoscere negli anni.

Cosa invece non perdiamo sono i diamanti, valuta che troviamo alla fine di ogni minimappa, dopo aver ucciso tutti i nemici presenti. Questa valuta ci permette di comprare upgrade o nuovo equipaggiamento durante l’esplorazione delle mappe, oppure, una volta “morti”, di ottenere un oggetto con cui ripartire non appena respawnati alla pietra Sheikah selezionata, rendendo un po’ più semplice la ripartenza.

Le pietre Sheikah, una volta ottenuto il liuto da Cadence (che sbloccherete più avanti nel gioco), avranno anche la funzione di punti di partenza e arrivo per il sistema di fast travel del gioco.

Finalmente si viaggia veloci!

Le mappe non presentano solo ondate di nemici, ma anche tanti segreti e piccoli rompicapo da risolvere, alcuni utilizzando semplicemente la logica, altri richiedendo l’uso di oggetti specifici che troveremo esplorando il mondo di Cadence of Hyrule, rendendolo da questo punto di vista un vero e proprio titolo “alla Zelda” e non un semplice spin-off di Crypt of the Necrodancer.

Ma se leggendo recensioni e vedendo video di gameplay pensate che Cadence of Hyrule possa risultare troppo difficile o frustante per i vostri gusti, non vi preoccupate: i ragazzi di Brace Yourself Game hanno pensato ad una modalità “Fixed Beat Mode” che facilita sensibilmente il gioco.

Non sarete infatti più costretti a seguire il ritmo della musica per effettuare i vostri movimenti e, soprattutto, “costringe” i nemici a muoversi solo ad ogni vostro movimento, rendendo il gioco una vera e propria partita di scacchi che però potete affrontare con tutta la calma di questo mondo.

Da segnalare anche la possibilità, veramente molto gradita, di giocare in co-op locale con un amico. Ognuno dei giocatori ha la propria barra della vita personalizzata e quindi non diventa troppo punitivo se uno dei due giocatori risulta essere meno capace dell’altro nel seguire il ritmo.

MUSICA MAESTRO

Di solito, quando parlo del comparto tecnico di un gioco, parto quasi sempre da quello grafico ma, una volta tanto, considerando anche il titolo in questione, vorrei iniziare da quello sonoro.

Il concetto è molto semplice: la soundtrack di Cadence of Hyrule è semplicemente favolosa. Il compositore Danny Baranowsky ha fatto un lavoro eccellente remixando molte tracce classiche di Legend of Zelda, forse anche troppo, visto che qualche volta, per sentire la musica in sottofondo, mi è capitato di lasciarci le penne.

Una bella boss fight non manca mai!

Fino a quando ci sono mostri presenti su schermo la musica di Cadence of Hyrule ha un ritmo accelerato che ci costringe a pensare in una frazione di secondo sul movimento da fare. Una volta liberata la mappa dai nemici, il ritmo cala e ci permette di esplorare con calma la zona, alla ricerca di passaggi segreti o semplicemente decespugliare tutto quello che vediamo su schermo alla ricerca di qualche rupia extra, oggetto o anche passaggio nascosto.

Per quanto riguarda il comparto grafico sembra di essere tornati ai tempi delle console a 16-bit, il che non è assolutamente un elemento negativo. Ci lasciamo per un attimo alle spalle i fantastici mondi in 3D degli ultimi capitoli e torniamo ad un look che non può non emozionare i fan di lunga data, ricordando anche che a breve vedremo nuovamente A Link’s Awakening sui nostri schermi.

OTTIMO LAVORO

Devo ammettere che Brace Yourself Game ha fatto veramente un grandissimo lavoro con Cadence of Hyrule, creando una perfetta combinazione tra gli elementi che hanno reso Crypt of the Necrodancer un titolo di primissimo piano del panorama indie e quelli della saga di Legend of Zelda, il tutto in un prodotto che può essere apprezzato dai fan di entrambi i franchise.

Inutile conservare le rupie, visto che in caso di morte le perderete. Mentre invece per i diamanti bisogna stare attenti.

Anche il prezzo, per la qualità del prodotto, è molto appetibile (€ 25,00) e se proprio devo trovare dei difetti a Cadence of Hyrule ne segnalo due:

  1. Scegliere Zelda o Link all’inizio di una run non porta a nessun cambiamento sostanziale della run. I due personaggi hanno abilità diverse, ma durante la partita non ci sono equipaggiamenti specifici che costringono l’utilizzo di uno rispetto all’altro o ending differenti. Inoltre è possibile sbloccare il personaggio non selezionato all’inizio relativamente presto.
  2. La durata di una run, con esplorazione completa di tutte le mappe, non richiede oltre le 5-6 ore di gioco, ma una volta finita la prima run è possibile giocare le partite successive con tante opzioni diverse, come l’utilizzo del Fixed Beat Mode, la permadeath (vi consiglio di rivestire la Nintendo Switch con una protezione molto resistente in tal caso) oppure partecipare alla sfida giornaliera e competere con i giocatori del resto del mondo.
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