I tempi son proprio cambiati e Nintendo ne è la palese prova: se fino a qualche anno fa accostare la società giapponese alla censura era cosa normale, con tantissimi giochi modificati appositamente per il mercato occidentale, oggigiorno le cose sono ben diverse.
A differenza di quanto sta accadendo con Sony, infatti, Nintendo da qualche tempo si sta battendo contro la censura nei videogiochi, cosa che ha ribadito anche nell’ultimo meeting dedicato agli azionisti.
Il presidente Shuntaro Furukawa ha infatti spiegato come la censura inibisca la diversità e l’equità dei videogiochi e che per questo, per i titoli terze parti, non applicheranno mai alcuna forma di revisione che vada a cancellare l’intento originale degli sviluppatori:
Per i third party e il loro software, Nintendo si impegna a seguire un rating obiettivo da parte di un’organizzazione di terze parti prima della pubblicazione. Se le aziende che producono console applicano una censura scegliendo arbitrariamente cosa sia giusto e cosa no, vengono significativamente inibite la diversità e l’onestà dei videogiochi.
In ogni caso forniremo sempre dei controlli dedicati ai genitori per consentire l’applicazione di ulteriori limiti.
Nintendo ribadisce come la censura sia un danno per l’industria poiché questa limita la libertà di espressione degli sviluppatori, oltre a inibire la diversità dei videogiochi andando a modificare, a volte, il significato di alcune scelte.
Sembra quasi assurdo leggere queste cose da un’azienda che, fino a qualche anno fa, faceva della censura il proprio carattere distintivo; per fortuna l’era di Switch sta cambiando molte cose.
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