Per chi negli ultimi anni si è fatto prendere dalla “sandboxmania” nata con Minecraft, è impossibile non conoscere Terraria.
Il gioco creato da Re-Logic viene spesso sminuito come un semplice “Minecraft 2D”, ma mentre il colosso di casa Microsoft è incentrato sulla costruzione, Terraria punta molto di più sull’esplorazione, la costruzione di nuovi strumenti ed il combattimento.
D’altronde gli sviluppatori dei due giochi sanno benissimo di non essere in diretta competizione tanto è vero che hanno preso parte ad una campagna di “pubblicizzazione reciproca” alquanto inusuale per quanto riguarda il mondo dei videogame.
Dopo aver venduto circa 27 milioni di copie su tutte le piattaforme possibili, Terraria fa finalmente la sua comparsa anche su Nintendo Switch.
Il gioco è in circolazione dal 2011 e dal punto di vista del gameplay (e di guide) si è già detto tutto il possibile. Nato sull’onda del successo di Minecraft, il titolo di Re-Logic si differenzia soprattutto per il focus sul contenuto “endgame” (per quanto possa sembrar strano parlare di endgame in un titolo sandbox) composto da dungeon, alveari, biomi infernali, un parco creature veramente notevole, boss sempre più difficili e loot sempre più ricchi.
L’aspetto “building” finisce invece in secondo piano, soprattutto per colpa delle limitazioni del 2D, ma questo non significa che non ci si possa dedicare con passione ed immaginazione alla costruzione dei nostri insediamenti.
Per i neofiti del gioco è presente un tutorial che spiega passo dopo passo le basi di Terraria, ma una volta completato non siamo comunque lasciati soli a noi stessi, visto che in ogni nuova partita ci fa compagnia una guida che ci fornisce utili suggerimenti su come muoverci. Considerato che il gioco è completamente localizzato in italiano, non ci sono neanche barriere linguistiche all’ingresso.
Come in ogni survival sandbox game che si rispetti i primi momenti di gioco sono dedicati alla costruzione degli utensili necessari per realizzare il primo rifugio sicuro, dato che al calar della notte, orde di nemici fanno la loro apparizione e cercano di farci la pelle.
Ed eccoci quindi iniziare a scavare la terra, picconare la pietra e tagliare alberi, per mettere insieme quattro mura, una porta ed un tavolo da lavoro, fondamentale per la costruzione di nuove attrezzature ed equipaggiamento per affrontare le sfide che il mondo di Terraria, ovviamente generato proceduralmente, ci propone fino a raggiungere la terza dimensione, quella infernale e sconfiggere il boss di “fine gioco”, il Muro di Carne, che in realtà una volta battuto sbloccherà l’Hardmode con nuovi mostri potenziati.
Man mano che troviamo nuovi materiali possiamo costruire nuovi utensili, equipaggiamento e strutture che a loro volta possono sbloccare nuovi item o richiamare gli NPC che verranno a farci visita se rispettiamo alcune condizioni, come ad esempio raccogliere 50 monete d’argento per il mercante o sconfiggere un boss per richiamare la driade.
Quello che più incuriosisce in questa versione per Nintendo Switch è però il porting dei comandi, visto che la combinazione tastiera-mouse usata su PC era un connubio pressoché perfetto per godersi Terraria al meglio. In versione docked Terraria utilizza due tipologie diverse di puntamento: la prima sfrutta la croce direzionale sinistra per puntare con precisione il blocco con cui vogliamo interagire, mentre la seconda usa l’analogico destro, modalità questa che ho trovato estremamente scomoda e che mi ha fatto perdere un sacco di tempo anche per i compiti più semplici come piazzare una semplice torcia ad un muro o una piattaforma di legno.
Ma la vera novità la abbiamo in modalità Handheld, visto che Terraria sfrutta il touchscreen di Nintendo Switch. Infatti è possibile tramite l’uso del touchscreen compiere praticamente qualsiasi azione presente nel gioco, come gestire l’inventario, costruire nuovi oggetti, equipaggiarli ed anche ovviamente raccogliere risorse e scavare il terreno. Quando si usa il touchscreen per queste ultime attività si attiva una specie di lente di ingrandimento, che ci mostra con esattezza dove stiamo intervenendo, permettendoci una certa precisione, anche se forse l’ideale sarebbe stato l’uso di un pennino per un maggiore controllo.
Alla fine, dopo aver provato tutte e tre le modalità a disposizione, ho optato in maniera definitiva per quella che sfrutta la croce direzionale sinistra, un po’ più lenta rispetto a quella che usa il touchscreen, ma sicuramente più precisa. D’altro canto Terraria non è un gioco che va affrontato con fretta e quindi il gameplay non risente più di tanto di qualche secondo perso qua e là durante la costruzione.
Per quanto riguarda il multiplayer, uno degli aspetti più interessanti di Terraria, il gioco supporta la modalità co-op online (ovviamente è richiesta l’iscrizione ai servizi Nintendo Switch Online), ma non quella co-op locale con split screen che ha fatto la fortuna del gioco su altre piattaforme. Ma non c’è da disperarsi visto che Re-Logic ha intenzione di implementare in futuro una modalità co-op wireless, permettendo così i possessori di Nintendo Switch di giocare insieme anche senza dover per forza di cose pagare il costo dell’abbonamento dei servizi online.
La cosa che maggiormente stona in questo porting per Nintendo Swich è sicuramente il prezzo, 30 euro, considerando che il gioco è stato addirittura distribuito gratuitamente qualche anno per i possessori di PS Plus e comunque su altre piattaforme costa 10 euro di meno. Sia ben chiaro però che Terraria vale ben oltre i 30 euro richiesti, se teniamo conto delle ore di gioco che può fornire, ma essendoci soluzioni più economiche (e con comandi più più adatti, come la versione per PC), la cifra fa storcere non poco il naso.
A parte questa nota dolente, Terraria rimane uno di quei titoli che deve essere presente nella libreria di ogni videogiocatore e, se fino ad oggi eravate sfuggiti al suo fascino, questa versione per Nintendo Switch è l’ideale per chi, come me, trova poco tempo per sedute continuative di gioco davanti allo schermo di un PC o una console fissa, ma riesce a ritagliarsi tanti piccoli momenti nel corso della giornata da sfruttare grazie alla portabilità della console di casa Nintendo.
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