Site icon Parliamo Di Videogiochi

Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order – Recensione

Dopo lo stellare successo dei crossover cinematografici targati Marvel, appariva abbastanza scontato che qualche software house avrebbe cavalcato la cresta dell’onda dell’entusiasmo supereroistico che si respira negli ultimi anni. Ciò che non si aspettava nessuno però è che a farlo fosse Nintendo, che insieme a Team Ninja (Dead or Alive, Ninja Gaiden, Nioh) ha riportato in auge la saga Ultimate Alliance, di cui il primo capitolo uscì nell’ormai lontano 2006, prima ancora che Iron Man desse il via all’MCU.

Questo Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order si propone dunque come il crossover di eroi definitivo, che mette insieme un roster impressionante, capace di strizzare l’occhio sia ai cultori degli albi della Casa delle Idee, sia a chi conosce questi personaggi solo dai film al cinema, con il chiaro intento di non sminuire nessun tipo di utenza.

Tutti (ancora una volta) a caccia delle Gemme dell’Infinito

Il titolo propone una trama semplice e lineare, senza troppe pretese, che diventa di fatto un lungometraggio il cui scopo è accompagnare il giocatore nei luoghi più iconici dell’universo (e del Multiverso) Marvel alla scoperta di tutti i personaggi che il titolo ci mette davanti. Nonostante non vi siano eccessivi colpi di scena o intrecci particolari, la campagna è stata scritta in collaborazione con Mark Sumerak, sceneggiatore di diverse testate fumettistiche Marvel, che conosce a fondo i personaggi, e che è stato dunque in grado di nascondere diverse chicche nel corso dell’avventura, capaci di far sorridere più di una volta il giocatore. Senza fare troppi spoiler sulla trama o sui diversi eroi e villain che incontriamo durante la campagna principale, vi basti sapere che l’intreccio ruota intorno alle ben note Gemme dell’Infinito, che sono ancora una volta oggetto di contesa fra il nostro super-team e l’Ordine Nero di Thanos, che senza neanche bisogno di dirlo, vuole usarle per mettere in pratica i folli piani del Titano Pazzo.

La storyline è divisa in dieci capitoli, e nonostante siano disponibili solo due difficoltà all’avvio del gioco, ne sblocchiamo una terza una volta finita la campagna la prima volta. Il livello di sfida ovviamente non è il punto forte del gioco: gli stage anche a difficoltà più alta sono affrontabili in tutta tranquillità da ogni tipo di giocatore, vista anche l’estrema semplicità del sistema di combattimento. Sono i boss i veri scontri impegnativi del gioco, che soprattutto nelle fasi avanzate della campagna, richiedono una buona strategia e un team sinergistico per essere abbattuti. La storia si completa in poco più di una decina di ore, ma il titolo offre un Endgame più che soddisfacente attraverso le Prove Infinity: sfide extra di difficoltà sempre crescente che sbloccano costumi alternativi ed altri extra, nonché alcuni personaggi che sono ottenibili in maniera esclusiva solo in queste prove.

Un ibrido di generi che coesistono alla perfezione

Inquadrare Marvel Ultimate Alliance 3 in un genere non è semplice. Si tratta di un strano mix di Action RPG, Hack n’slash con elementi Musou e puzzle ambientali, ma che di fatto funziona, ed anche in maniera più che ottima. Il titolo riesce infatti a raggiungere pienamente quello che dovrebbe essere l’obiettivo primario di ogni videogioco, far divertire.  E il tutto nonostante gli evidenti problemi presenti e ben visibili, primo fra tutti la telecamera. Il sistema di controllo della visuale è infatti quanto di più scomodo e legnoso si possa immaginare in un gioco d’azione in terza persona, dove è essenziale capire cosa ci stia accadendo intorno. Capita più volte durante la campagna, soprattutto quando ci troviamo in luoghi chiusi, che la telecamera si incastri in muri e renda impossibile vedere il nemico che ci danneggia dall’altra parte della stanza, lasciando il giocatore in uno stato di semi-cecità che ci fa sentire un po’ come Daredevil nelle sue ronde ad Hell’s Kitchen. Questo difetto diventa poi ancora più grave se si gioca in multiplayer locale. Ultimate Alliance 3 è un titolo che dovrebbe essere al suo picco quando giocato in compagnia con un amico sul divano accanto a noi, ma a causa della visuale totalmente fissa quando si gioca in più di uno, l’esperienza rischia di essere compromessa dall’estrema scomodità della telecamera.

Tutto sommato, anche se estremamente semplice, il combat system è divertente ed appagante. Ogni eroe ha un attacco leggero, uno pesante, e quattro mosse speciali che consumano la nostra barra del “mana”. Le mosse speciali inoltre possono essere utilizzate in combinazione con altri personaggi che ne condividono un tipo. Ad esempio un attacco in carica di Captain Marvel può essere usato in combo con la carica di Venom: è compito del giocatore trovare dunque un team capace di sinergizzare al meglio in ogni situazione.

Customizzazione alle stelle

Ogni unità ha in aggiunta dei tratti distintivi come “Guardiani della Galassia” o “Guerrieri Ragno”, che sono in grado di fornire dei bonus passivi a tutto il party se ne abbiamo in comune a più eroi, ampliando le possibilità di team building, e portando al giocatore a ragionare di più sulle combinazioni di campioni da mandare in campo. In aggiunta a tutto ciò, nel titolo è presente un albero di abilità sbloccabili attraverso i punti che guadagniamo durante le lotte, che sommate anche a dei cristalli equipaggiabili ai vari personaggi, portano la componente RPG di Ultimate Alliance 3 ad essere costruita in modo tale da lasciare la massima libertà di customizzazione al giocatore in ogni singolo aspetto.

Un comparto tecnico stabile

Per quanto riguarda il lato puramente tecnico, Marvel Ultimate Alliance 3 si comporta in modo più che degno sull’ibrida di Nintendo. Nonostante l’hardware non al pari con le altre piattaforme, essendo questa un’esclusiva Nintendo Switch, gli sviluppatori sono riusciti a fare un ottimo lavoro riguardo la stabilità del titolo. I cali di frame sono rarissimi e i caricamenti sono presenti solamente alla fine dei capitoli, non spezzando il ritmo dell’azione. La grafica cartoonesca non stona col tono fumettistico dato alla direzione visiva del titolo, anzi rende il tutto più omogeneo. Nonostante io l’abbia provato in entrambi i modi, è assolutamente consigliato giocare Ultimate Alliance 3 con la console in dock: in modalità portatile i tanti nemici in campo e gli effetti particellari dei vari attacchi su uno schermo piccolo, possono portare a perdere di vista le varie unità in gioco, creando una situazione ancora più caotica.  Va spesa infine una nota di merito alle spettacolari cutscene renderizzate a 60fps, che regalano perle di spontanea gioia a tutti gli appassionati che hanno sempre sognato un crossover videoludico di questo calibro.

Per concludere, Marvel Ultimate Alliance 3 si è rivelato davvero una sorpresa inaspettata da giocare in questa calda estate su Nintendo Switch. Nonostante gli evidenti difetti, a cui gli sviluppatori hanno già annunciato di star lavorando tramite patch, si tratta di un gioco in grado di regalare ore ed ore di divertimento a tutti i tipi di player, soprattutto se giocato in compagnia. Oltre a cavalcare l’ondata di supereroismo, ci troviamo davanti ad un titolo valido in tutto e per tutto. Siamo al cospetto ad un videogioco in grado di rappresentare fedelmente tutte le icone della Casa delle Idee, e che si rivela una perla che non può mancare nella libreria di un appassionato dell’Universo Marvel. Dulcis in fundo, non ci resta dunque che citare Captain America: “Avengers, Assemble!”.

Please enable JavaScript to view the comments powered by Disqus.
Exit mobile version