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Destiny 2: Ombre dal Profondo – Recensione

Destiny 2

Verso il brand di Destiny nutro sentimenti contrapposti, odio e amore. Ho iniziato a giocare al primo capitolo praticamente al day one, dopo aver scucito un centinaio di euro per la Collector’s Edition che sta ancora a prendere polvere sulla mia libreria, insieme ad un mio amico. Ho giocato pressoché ogni giorno fino alla fine dell’anno 1. Ho quasi completamente saltato il Casato Dei Lupi per poi riprendere successivamente con il Re Dei Corrotti, abbandonandolo poi definitivamente poco dopo l’uscita de I Signori Del Ferro con circa 500 ore alle spalle. Molte per un videogioco standard, poche per un MMO come Destiny. Buona parte delle quali spese in solitaria, certamente non il migliore dei modi per godersi a pieno l’esperienza, ma è una cosa che ho sempre fatto, persino in World of Warcraft o Final Fantasy XIV. In ogni caso, ho comunque avuto modo di godermi i vari raid e sono rimasto tutto sommato soddisfatto dall’esperienza del primo titolo di una Bungie da poco fuoriuscita dall’ala protettrice di Microsoft, dove era stata impegnata nella realizzazione di vari titoli di Halo per quasi dieci anni. Per questo motivo ho acquistato Destiny 2 con tante speranze; in parte disattese, in parte realizzate.

Azzardo è la mia modalità preferita

Questo è anche il momento migliore in assoluto per iniziare a giocare a Destiny 2. Bungie, dopo aver lasciato Activision, ha portato con se la sua creazione trasferendola da Battle.net a Steam e rendendola anche free-to-play. Questa nuova esperienza è chiamata Una nuova Luce e permette a chiunque di giocare quasi tutto il gioco ad esclusione dell’ultima espansione. Avete quindi modo di dedicarvi alle campagne relative a Guerra Rossa, Maledizione di Osiride, Mente Bellica e Rinnegati, con tantissime ore di gioco a disposizione. Nel caso in cui siete invece interessati ad acquistare subito l’espansione, Bungie ha attuato un buon metodo per evitare il grinding necessario a salire di Luce, il livello che contraddistingue il potere del nostro personaggio. Praticamente, appena acquistato, i PG partiranno direttamente dal livello Luce 750, con il quale è possibile iniziare direttamente con l’ultima espansione, Ombre dal Profondo. Comunque non preoccupatevi: in caso vogliate giocare lo stesso i vecchi contenuti, essi saranno sempre disponibili da Amanda all’interno della Torre, l’HUB principale del titolo. Parlarvi in maniera approfondita di tutti i contenuti presenti in quest’ultima espansione è un’impresa, al momento, impossibile. Così come nei Rinnegati, Bungie ha intenzione di pubblicare tutti i nuovi contenuti in maniera graduale, aggiungendo di settimana in settimana nuove missioni, armi, eventi ed elementi di lore che aumentano ancora di più la conoscenza dell’immenso mondo di Destiny. Di conseguenza, al completamento dell’espansione, torneremo a parlarne in maniera più approfondita e definitiva. Questa va considerata come una prima impressione di ciò che viene proposto al momento.

Certe ambientazioni sono perfette

Con questa nuova aggiunta alla proposta ludica di Destiny 2 torniamo su una meta ben nota ai giocatori del primo capitolo: la Luna. E il ritorno è quanto mai tangibile dato che quasi tutte le ambientazioni sono state letteralmente riciclate, una pratica che Bungie utilizza spesso e volentieri. Moltissimi luoghi non sono stati minimamente toccati. In ogni caso, torniamo sulla Luna poiché richiamati da Eris Morn che ci segnala strani ed inquietanti movimenti dell’Alveare verso la Fortezza Scarlatta. Scopriamo quindi la presenza di una misteriosa Piramide Nera, al di sotto del suolo lunare, che emana una potente oscurità che contrasta la Luce portata dai nostri guardiani, di cui dobbiamo scoprirne i segreti, e che trasforma i nemici in versione più potenti dette Incubi.
Le novità introdotte fanno molta leva sull’effetto nostalgia, un’operazione che personalmente ritengo ben riuscita e che al contempo, com’era ovvio, introduce tanti nuovi elementi alla lore generale. Purtroppo, anche in questo caso, la narrazione pecca e risulta essere quantomeno esigua. Le cutscene e i dialoghi dei vari PNG che incontriamo non sono che la punta dell’iceberg di quanto scritto da Bungie e tutto è da approfondire tramite la ricerca di segreti sparsi nella mappa, una metodologia seguita anche nel primo capitolo e nelle precedenti espansioni che non sono mai riuscito a farmi piacere. Al momento non è comunque possibile dare un vero e proprio parere definitivo sulla storia in quanto si dipanerà ancora per molto tempo.

Oh bhe, partiamo bene

Una delle novità più grandi introdotte è la modifica totale del sistema delle armature. Fino ai Rinnegati i personaggi avevano a loro disposizione tre diverse caratteristiche da tenere sott’occhio, che sono ora raddoppiate. Mobilità, resilienza, recupero, intelletto, disciplina e forza si combinano tra di loro dando vita a build decisamente più varie rispetto al passato e che devono essere tenute sott’occhio soprattutto in fase di endgame, momento nel quale si punta al perfezionamento del proprio personaggio e che fanno realmente la differenza, anche in modalità PvP. Ad esse sono affiancate tutta una serie di nuove missioni ed imprese, tra le quali vi è anche l’aggiunta di armamento esotico, il quale richiede il completamento di vari step per l’acquisizione o il miglioramento dell’arma o del pezzo di armatura. Come in ogni espansione, il cap del Livello Luce raggiungibile è stato aumentato. Il softcap, che viene raggiunto alla fine delle poche missioni che compongono la campagna al momento, è fissato a 900. Per aumentarlo ancora di più bisogna competere nelle diverse modalità proposte, divise tra PvP, PvE e una mista, in modo da soddisfare determinati obiettivi e guadagnare engrammi con cui si ottiene armamento sempre più potente.

Il manufatto, aumentando di livello, sblocca alcuni bonus

Potete quindi cominciare ad uccidere altri guardiani nel PvP del Crogiolo, anch’esso suddiviso in varie modalità tra le quali vi è un livellamento della Luce ad esclusione della modalità Competitiva, dove il nostro equipaggiamento fa la differenza. A seguire è possibile affrontare gli Assalti dell’Avanguardia, missioni leggermente più lunghe del solito con un boss alla fine e con vari modificatori che possono dare bonus o malus. È poi presente la modalità Azzardo, la mia preferita. Misto tra PvP e PvE, vede impegnate due squadre nella raccolta di particelle da scaricare. In base a quante se ne consegnano compare un nemico potente all’altra squadra e ne viene inibita la possibilità di consegnarle. Al raggiungimento delle cento particelle consegnate compare un boss da uccidere il più velocemente possibile. In tutto questo è anche possibile invadere l’altra squadra tramite un portale che si apre ogni tanto. Ognuna di queste modalità si espande anche grazie alla presenza delle Taglie, obiettivi specifici consegnati da diversi PNG e che permettono di incrementare il Pass Stagionale della Stagione dell’Intramontabile, un’altra novità introdotta con Ombre dal Profondo.

Mio caro Sussurro del Verm1e/Fuso Martellante, ci reincontriamo

Si tratta di una sorta di Pass Battaglia in stile Fortnite, con una doppia fila di ricompense. La prima contiene quelle gratuite mentre la seconda fila è riservata agli acquirenti del pass, in questo caso incluso nell’espansione. Nel caso in cui non si possieda l’espansione, è possibile comunque acquistarlo a 10 euro. L’aumento di livello è influenzato da tutto ciò che facciamo – taglie, assalti, PvP, missioni – e non sono richiesti obiettivi particolari per passare da un livello all’altro. Sempre parlando di nuovi contenuti, passiamo a parlare dell’Offensiva Vex. Per vari motivi, i nostri cari Vex hanno cominciato ad invadere la Luna e sta a noi scoprirne il motivo. Dopo aver soddisfatto alcuni requisiti di un’impresa viene sbloccato l’accesso a questa nuova modalità per sei giocatori e ambientata nel già noto Giardino Nero. Al suo interno dobbiamo sconfiggere ondate su ondate di Vex, fino ad arrivare a Crotheon ed ottenere ciò che tutti i giocatori vogliono: loot, tanto loot. L’ultima novità finora introdotta è rappresentata dalle Cacce agli Incubi, tre missioni che terminano con l’uccisione di alcuni boss storici (uno in particolare, affrontato fin troppe volte) in versione Incubo.

Salve Ikora

Insomma, il da fare di certo non manca e un Raid è stato già aggiunto anche se, al momento, non ve ne posso parlare in quanto non ho ancora avuto modo di giocarlo. Il gunplay è ben più che soddisfacente, con ogni arma ben differenziata ed i colpi che “si sentono”. Il sistema di armamentario è simile a quello scelto per Borderlands, con modifiche casuali per ogni arma raccolta che permette quindi, in linea teorica, di costruire svariate build diverse anche se poi il “meta”, in PvP, si riduce all’utilizzo di due/tre armi precise. Almeno fino a quando Bungie non se ne accorge e le nerfa. Insomma, con questa operazione si può parlare di una vera e propria rinascita di Destiny 2. Il suo essere free-to-play garantirà un flusso quasi costante di giocatori che magari saranno anche indirizzati all’acquisto del DLC o del Season Pass. Di sicuro fino al 19 novembre saranno aggiunti sempre nuovi contenuti, almeno secondo la roadmap pubblicata da Bungie. Ci risentiremo quindi per quel periodo per una recensione più approfondita della mia esperienza all’interno di Ombre dal Profondo. Per una gallery di screenshots in 4K potete collegarvi al seguente link.

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