In un’intervista apparsa nell’ultimo numero di Dengeki PlayStation, importanti membri dello staff di Atlus e Koei Tecmo hanno dichiarato che il seguito di Persona 5 avrebbe potuto somigliare più ad un Persona Musou (Warriors).
Nell’intervista i due direttori della Koei Tecmo e della Atlus, rispettivamente Kazutoshi Sekiguchi e Daisuke Kaneda, hanno parlato del processo di sviluppo del gioco. I lavori sarebbero cominciati poco dopo la pubblicazione di Persona 5, con l’intenzione di creare un “Persona Warriors”.
La scala del progetto era talmente ampia che le due software house hanno impiegato del tempo prima di essere in grado di cominciare davvero a lavorare. In fase di stesura della storia però, è apparso chiaro che c’era la volontà di esplorare di più i personaggi di Persona 5. Così, dopo una prima fase di adattamento, il gioco si è trasformato in un RPG, seguito diretto del gioco di Atlus.
Ecco cosa dichiarato da Kaneda:
“Il team di persona ha scritto l’intera storia. Koei Tecmo aveva proposto il piano iniziale. Dopo diversi incontri abbiamo realizzato un titolo con una trama ed un messaggio più affini a quelli di Persona.”
Mumon Usuda, sempre della Atlus, ha aggiunto:
“Volevamo creare una storia più leggera. Il gioco precedente, Persona 5, era molto serio e dava poche possibilità di vedere i Phantom Thieves divertirsi. Volevamo dare un tono diverso, mostrando i protagonisti che risolvono misteri divertendosi.
Persona 5 Scramble: The Phantom Strikes uscirà per PlayStation 4 e Switch il 20 febbraio 2020 in Giappone ed è stato annunciato ad aprile dell’anno scorso, con un trailer che trovate qui.
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