Immaginate di poter dare libero sfogo alla vostra fantasia, potendo realizzare letteralmente ogni cosa che vi passa per la testa. Il tutto, senza bisogno di ricorrere a chissà quali tool costosissimi, ma disponendo semplicemente di una console e un pad. Talvolta, l’unico limite risiede nella nostra fantasia, e opere come Dreams tengono davvero tanto a ricordarcelo. L’opera di Media Molecule, esclusiva PS4, è approdata da poco sulla console ammiraglia di Sony, ed è pronta a risvegliare il sognatore sopito all’interno di ciascuno di noi. Se puoi sognarlo, puoi farlo. Questo è il mantra che dovrebbe accompagnare ognuno di noi nella vita quotidiana e che rappresenta, a tutti gli effetti, la base portante di questa piccola grande meraviglia sandbox. Dreams ci permette di creare, condividere e giocare, senza alcun tipo di limitazione eccezion fatta per la nostra originalità. Noi ne avevamo già parlato nella nostra anteprima dedicata al titolo in versione Early Access ma adesso, finalmente, il gioco è disponibile liberamente per l’acquisto nella sua versione completa.
Libero sfogo alla creatività
Ma in cosa consiste esattamente Dreams? Non è certamente facile spiegarlo a parole, così su due piedi. Semplificando e riducendo ai minimi termini, si potrebbe dire che Dreams è un gioco che permette di creare giochi e ogni altro contenuto audiovisivo. Pad alla mano, siamo guidati passo passo da diverse sessioni introduttive. In primo luogo, dobbiamo creare il nostro Spiritello, che svolge la funzione di vero e proprio puntatore per selezionare le diverse opzioni e i differenti elementi per creare un determinato scenario. Successivamente veniamo introdotti a quella che è la Base Onirica, una sorta di hub centrale completamente personalizzabile e visitabile anche dagli altri giocatori. Al di là delle apparenze, posso assicurarvi che il titolo è veramente molto più di quel che sembra, e offre al giocatore libertà pressoché assoluta e sconfinata.
Dal menù principale di Dreams possiamo poi scegliere tra Viaggio tra i Sogni e Creazione Onirica. Con la prima modalità è possibile visitare le Creazioni – anche dette Sogni – degli altri giocatori, e dunque sperimentare ciò che la fantasia e la capacità degli altri utenti è stata in grado di generare. Vi posso assicurare che si riesce a trovare davvero di tutto. Dalle avventure decisamente poco ispirate, della manciata di qualche minuto e dal risvolto più tragicomico che altro, fino ad esperienze davvero valide appartenenti ai generi più diversi. Abbiamo infatti platform, shooter tributo a Space Invaders, action a tema fantasy e gli immancabili horror in prima persona (a tal proposito, vi segnalo la presenza del teaser trailer del cancellato Silent Hills, P.T. ricreato in maniera a dir poco maniacale). Davvero, la sorpresa è dietro l’angolo: è possibile imbattersi, persino, in personali reinterpretazioni dei brand più famosi tra cui Dark Souls, Zelda e Crash Bandicoot. Ovviamente, la qualità di molti di essi non è tra i migliori e si tratta di creazioni prettamente amatoriali, ma non mancano numerosi giochi in grado di stupire.
Non poniamoci limiti
Vero fulcro centrale di Dreams è, tuttavia, la già citata Creazione Onirica. In questa modalità possiamo infatti creare pressoché ogni cosa sfiori la nostra mente previa, ovviamente, la giusta formazione. Dico questo perché, nonostante le apparenze, dare vita alle nostre fantasie è decisamente complesso. Tutto si basa, infatti, sulla padronanza degli strumenti a nostra disposizione, inseriti in un sistema di creazione talmente ampio e vario da risultare sconfinato. Anzitutto, possiamo creare oggetti, scolpirli, colorarli ed animarli. Attraverso i connettori logici, siamo in grado di sviluppare diverse interazioni: ad esempio, impostare un ponte o una piattaforma che si abbassano o si alzano quando viene premuto un pulsante. Tramite appositi strumenti, è poi possibile animare determinati oggetti che abbiamo deciso di inserire nello scenario, come piattaforme o altri personaggi, facendogli seguire pattern predefiniti. Ma questa è solo la punta dell’iceberg di un sistema che si rivela molto più complesso del previsto.
A tal contesto, ci viene in aiuto il Laboratorio dei Sogni. In questo luogo abbiamo accesso a ogni sorta di tutorial, che ci guidano nella creazione della nostra personale esperienza ludica. Si parte da spiegazioni riguardo il controllo della telecamera, il posizionamento e il ridimensionamento degli oggetti. Si passa poi al rivestimento e alla colorazione degli stessi e alla loro rifinitura. Una volta acquisita la giusta esperienza, si può pensare di passare a vere e proprie lezioni di level design e sound design, che permettono di dare una struttura più organica e articolata ai mondi di gioco. Ma non finisce qui: se si vuole ottenere un buon risultato, è anche necessario capire come personalizzare il personaggio che si vuole rendere protagonista, creandolo magari da zero o ispirandoci a volti ben più noti e conosciuti. Non dimentichiamo poi i tutorial dedicati al gameplay dei personaggi, così da dotarli di mosse speciali e abilità uniche.
Cosa sarebbe poi un videogioco senza il concetto di salute e danneggiamento? Ebbene, in Dreams c’è un tutorial appositamente dedicato all’argomento, l’implementazione del quale è condizione necessaria per la riuscita di un buon gioco. Ovviamente, è importante anche dotare le nostre ambientazioni della giusta atmosfera, accompagnata magari da un corretto utilizzo delle luci. Per rendere una determinata creazione giocabile più volte e invogliare i giocatori a fare sempre meglio, si potrebbe poi pensare di implementare un sistema di punteggi numerici e a tempo. Dobbiamo anche curare stilisticamente la nostra scena con una certa dose di accortezza, in modo da renderla più viva ed unica che mai. Insomma, le possibilità sono davvero infinite, così come numerose sono le tecniche da dover padroneggiare prima di ottenere un risultato soddisfacente. Dire cosa si potrebbe fare e cosa no, in Dreams, sarebbe davvero riduttivo. Possedendo la giusta dose di pazienza, fantasia e immaginazione, è potenzialmente impossibile incontrare limiti.
Non è tutto oro quel che luccica
Nonostante gli aspetti positivi visti fin’ora, sento necessario dovervi avvisare: Dreams non è per tutti. La sua funzionalità principale, che permette di creare, richiede come già detto tanta pazienza e soprattutto moltissimo tempo a disposizione. Mentre giocare i livelli e guardare i cortometraggi dei Sogni altrui può essere sicuramente divertente, realizzare un proprio progetto non è esattamente semplice. Questo sicuramente lo sa bene chi fa il designer di professione, dato che il titolo è a tutti gli effetti un tool di game development di tutto rispetto. Se non disponete di una quantità apprezzabile di tempo libero, ed anzi cercate soltanto una o due ore di svago, la Creazione Onirica vi è praticamente preclusa. Certo, dopo numerosi tutorial e passi falsi chiunque può riuscire a dar vita a un Sogno degno di nota, ma bisogna anche considerare il tempo e la voglia che potete investirci e dedicarci. E sia chiaro che con queste parole non intendo scoraggiarvi, ma soltanto cercare di rendervi più consapevoli nei confronti di Dreams. Non commettete l’errore di considerarlo un editor semplice e banale, perché è esattamente l’opposto.
Consigliato, ma non a tutti
Tirando le somme, al netto di pregi e difetti, mi sento di consigliare Dreams soltanto a quelli che, oltre ad avere molte ore da dedicarci, hanno anche la pazienza di scavalcare ogni fallimento ed errore cercando di migliorarsi costantemente. In quel caso posso assicurarvi che la soddisfazione tocca picchi veramente elevati, soprattutto quando il vostro gioco personale viene votato positivamente dalla community. Se invece vi ritenete essere soltanto fruitori del medium videoludico, e non avete alcun interesse nell’approfondire il processo creativo che sta alla base dello stesso, dovreste davvero guardare altrove. Per il resto… benvenuti Creativi. Non abbiate timore e lasciate scorrere la vostra vena artistica e fantasiosa, mettendo da parte la paura e l’insicurezza di non farcela. Una volta tolti tutti i freni, vi garantisco che sarete in grado di sognare e, soprattutto, far sognare chiunque vogliate.
Note finali a cura di Vincenzo Marino, autore dell’anteprima:
C’è da aggiungere che, secondo me, il vero valore di Dreams lo si potrà valutare solo e soltanto sul lungo termine. La software house ha già parlato della possibilità di monetizzare le proprie creazioni, magari tramite l’auto-pubblicazione all’interno dello store del PSN, e secondo me questa è un concetto semplicemente incredibile e che potrebbe mantenere viva anche la base di creatori, perché solo su di loro poggia l’offerta. Se vengono meno i Sognatori, i giocatori non avranno nulla da provare e automaticamente tutto decadrà inesorabilmente. Tale metodologia indurrebbe però tantissimi sviluppatori, anche professionisti, a dedicarsi anima e corpo alla creazione di un vero e proprio gioco completo e non semplici teaser trailer di cui al momento abbonda il Sogno Onirico. Per carità, ho visto progetti che, per quanto piccoli, lasciano letteralmente a bocca aperta, come potete vedere dal video poco sotto, e che mi hanno realmente fatto capire che Dreams, in mani esperte, non ha poi molto in meno rispetto ad un tool di sviluppo professionale. Per carità, lo so che un programma utilizzato esclusivamente per la modellazione 3D è infinitamente superiore a quanto offre il relativo comparto sul gioco PS4 ma qua parliamo di un tool all-in-one proposto a 40 euro. Inoltre Media Molecule ha inserito anche un suo gioco completo, della durata di circa tre ore, che spiega perfettamente cosa è in grado di fare il loro prodotto. Si passa da fasi punta e clicca a sezioni platform fino addirittura a veri e proprio video musicali. Non scordiamoci infatti che è possibile creare anche medio/lungometraggi.
Un altro degli elementi che mi ha più colpito è la possibilità di utilizzare le creazioni degli altri utenti. Vi piace realizzare solo modelli di personaggi, elementi ambientali, animazioni oppure comporre musica? Nessun problema, fate quello che volete e mettetelo online. Un altro utente può prendere ciò che avete creato e calarlo all’interno del suo mondo in modo da realizzare letteralmente un collage di elementi che danno vita ad un gioco e il cui nome apparirà nei crediti. Che poi è sostanzialmente quanto accade in una casa di sviluppo, con i vari artisti al lavoro su micro-elementi che vengono poi composti insieme, è la stessa cosa. In questo modo persone di tutto il mondo possono organizzarsi e lavorare in maniera unitaria al loro progetto. Sì, insomma, una software house. Dreams lo considero molto poco gioco e tanto, tantissimo come una vetrina in cui esporre la propria genialità… o la propria follia, non importa, tutti possono farlo e personalmente non vedo l’ora che venga integrata la possibilità di usare mouse e tastiera, cosa già confermata, in modo da interagire in maniera perfetta con ciò che abbiamo sullo schermo dato che, secondo me, con il pad e il suo sensore di movimento è davvero difficile riuscire a muoversi bene, cosa che già migliora tanto con l’uso di due Move. Non ho problemi comunque nel dire che Dreams, tirando le somme, è la miglior esclusiva mai pubblicata su Playstation 4 e probabilmente una delle opere più ambiziose e particolari dell’intera generazione che volge al termine. E spero tantissimo che venga effettuata una conversione anche su Playstation 5!
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