“E’ stata dura. Perchè ho un sacco di rispetto per Platinum Games, per il team… non ho nessun rancore verso di loro. Ci parliamo ancora, non c’è alcuna animosità tra noi” ha dichiarato Spencer.
L’attuale leader della divisione Xbox ha confessato come si sia pentito di aver annunciato Scalebound troppo presto: “Abbiamo provato a creare qualcosa. Non ha funzionato. E mi pento di aver esposto troppo al pubblico quello che stavamo cercando di fare”.
Secondo Spencer, mostrare il titolo troppo presto è stato un errore simile a quello commesso con Fable Legends. Errore da cui dichiara di avere appreso qualcosa.
“Ho imparato da Fable Legends. Ho imparato da Scalebound. Dall’esposizione in pubblico di qualcosa prima di avere un piano reale e credibile per quello che mi passa tra le mani. Semplicemente non eravamo in quella posizione con Scalebound e con il team. E parlo di entrambi i team”.
Queste ultime parole fanno eco a quelle del boss di Platinum Games, Atsushi Inaba, che nel 2019 ammise come Microsoft non fosse la sola responsabile del naufragio del progetto e che le colpe ricadevano su entrambe le parti.
Spencer ha poi confermato come non ci siano piani per un riavvio del progetto: “Non ci stiamo lavorando. Non sono in Platinum in questo momento, ma sono abbastanza sicuro del fatto che non ci stiano lavorando. E’ qualcosa che abbiamo superato tutti e cancellare un gioco, di cui avevamo parlato per anni, non è esattamente il momento che eleggerei come il mio punto più alto raggiunto in questo ruolo”.
Dopo la cancellazione di Scalebound, Platinum Games ha pubblicato NieR:Automata e Astral Chain. Attualmente è al lavoro su Bayonetta 3, The Wonderful 101 Remastered e su un nuovo titolo action.
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