Il nuovo Assassin’s Creed Valhalla, fin dalla sua presentazione ufficiale, ha catturato l’interesse dei giocatori ma ha anche sollevato qualche dubbio: come può un vichingo essere un assassino? Questi guerrieri sono infatti noti per la loro ferocia in battaglia e i loro assalti alle città, non di certo per la loro tendenza a nascondersi nelle ombre o tagliare la gola ai nemici di soppiatto.
Per dare una risposta a questo ed altri quesiti, VG247 è andato ad intervistare una vera comunità vichinga per valutare l’accuratezza di Ubisoft nella creazione del gioco. Certo, i veri veri vichinghi sono morti, ma c’è ancora qualcuno che può fare le loro veci: The Vikings, la più antica e grande società vichinga che trova radici nel Regno Unito, in Scandinavia, in Italia e in altri paesi. I loro membri si occupano della preservazione della cultura di questo popolo tramite rappresentazioni storiche di villaggi, guerre e vita quotidiana.
Chris Abrams di The Vikings, che ha felicemente discusso dei vari elementi di Assassin’s Creed Valhalla, ha rivelato che in realtà i vichinghi facevano molto affidamento sulla furtività. Molto spesso, gli assalti avvenivano via mare alle prime luci dell’alba mentre gli abitanti dei villaggi erano ancora intorpiditi dal sonno, così da concludere l’attacco velocemente e senza perdite. L’utilizzo dello stealth è stato documentato in numerosi scontri durante l’era dei vichinghi. A questo punto, possiamo smettere di lamentarci che questo popolo non si lega bene con gli assassini.
Per quanto riguarda gli edifici, Chris Abrams ha una brutta notizia per noi: non sono affatto accurati. “I Sassoni del IX Secolo non erano fantastici costruttori, e abitavano più che altro in piccoli villaggi con edifici di legno e argilla. Solo dopo la conquista normanna del XI Secolo iniziarono a comparire le prime case in pietra”, ha dichiarato l’uomo. Per quanto riguarda invece l’altrettanto discussa presenza di guerrieri donne tra le fila vichinghe in Assassin’s Creed Valhalla, non ci sono abbastanza informazioni. Sono stati infatti ritrovati alcuni scheletri femminili che imbracciavano armi, ma ben pochi dettagli riguardo alla loro partecipazione nelle battaglie sono stati rinvenuti. “La vera risposta è che, purtroppo, non potremo mai saperlo con certezza“, dice Abrams.
Ma al di là di sesso dei guerrieri, edifici e tattiche di battaglia, il membro dei Vikings ha una richiesta personale da porre a Ubisoft. Secondo lui, infatti, Assassin’s Creed Valhalla non sarà mai storicamente accurato finché non includerà il vero nemico di questo popolo: il cardo scozzese. Durante l’ultimo assalto vichingo registrato ai danni delle Isole Britanniche, gli assalitori pestarono per sbaglio queste piante e il mix di urla e imprecazioni fece saltare la copertura. Quando vi procurerete il gioco, fate attenzione alla loro presenza: sono un avversario più che temibile.
Assassin’s Creed Valhalla sarà disponibile verso la fine del 2020 su PC, PlayStation 4, Xbox One e anche console next-gen (di cui per ora è indicata solo Xbox Series X).
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