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G2A ammette di aver venduto key di gioco rubate nel suo marketplace

G2AG2A ha deciso di risarcire uno sviluppatore le cui chiavi di gioco sono state vendute su G2A Marketplace in maniera fraudolenta.

La piattaforma permette a chiunque di creare inserzioni per vendere le proprie key, principalmente riguardanti titoli PC, e nel corso degli anni era stata accusata di non controllare adeguatamente i prodotti che venivano per l’appunto venduti all’interno del suo marketplace.

Per cercare di dimostrare la propria trasparenza, G2A aveva proposto di pagare agli sviluppatori dieci volte il prezzo dei propri giochi nel caso fosse stato provato che le chiavi degli stessi erano state ottenute in maniera illegale. L’invito era caduto più o meno nel dimenticatoio, tranne che per Wube Software, team responsabile dello sviluppo di Factorio.

Tramite un’indagine congiunta si è scoperto che, di 321 chiavi del gioco rubate, 198 sono state vendute su G2A Marketplace nel periodo compreso tra Marzo e Giugno 2016. Come promesso quindi, G2A ha provveduto a risarcire Wube con una cifra pari a 39.600 dollari.

“Vorremmo essere i primi ad ammettere che, nei nostri anni formativi come compagnia, abbiamo impiegato troppo tempo a riconoscere che una piccola porzione di individui stava abusando del marketplace” ha spiegato un portavoce dello store, “in ogni caso, le critiche ricevute sono state il campanello d’allarme di cui avevamo bisogno e, nel corso degli ultimi anni, ci siamo dedicati totalmente nel prevenire incidenti o frodi sul nostro sito. Oggi possediamo la più sofisticata tecnologia anti-frode proprietaria di ogni marketplace online di prodotti digitali”.

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