Nelle prossime settimane su PDVG in collaborazione con Giochi Premium vi parleremo di diversi titoli per adulti meritevoli della vostra attenzione, da noi selezionati per voi.
Ogni appassionato di videogiochi ha sicuramente avuto modo di vivere in prima persona la complessità del medium e questo sin dai primi titoli che ha avuto modo di giocare. Il mezzo espressivo da noi più amato, non è infatti inquadrabile in categorie e generi chiusi, predefiniti, bensì spazia tanto nelle caratteristiche quanto negli argomenti trattati. E molte volte, una particolare tipologia di gioco con i suoi elementi distintivi, finisce per rivelarsi più di quello che si era inizialmente pensato. È questo il caso di La Rapina, un sexy game disponibile in formato digitale sul sito giochipremium.com. E no, quando dico che si è rivelato essere più profondo (in tutti i sensi) di ciò che ci si potrebbe aspettare, non sto scherzando. Ma andiamo con ordine.
Donne, amici e passato
La Rapina si presenta come un classico gioco erotico e dating simulator e si svolge interamente in una città non meglio specificata. All’interno del titolo impersoniamo il classico protagonista anonimo, cui affibbiare il nome a noi più congeniale, divenuto ricco dopo una fortunata serie di investimenti online. Ancora visibilmente tormentati dalla relazione passata con la nostra ex Ana, possiamo tuttavia permetterci di vivere di rendita e concederci spensierate uscite col nostro migliore amico Liam. A dirla tutta il gioco ingrana subito la marcia non appena, dopo aver messo piede in un minimarket di quartiere e aver flirtato con la commessa (il cui nome scopriamo successivamente essere Megan), veniamo aggrediti da un rapinatore – da qui il titolo del gioco – e perdiamo i sensi. Al nostro risveglio, ci ritroviamo in un letto d’ospedale assistiti da Liam e da una provocante infermiera di nome Leah. E da qui inizia effettivamente la nostra avventura o, per meglio dire, lo scopo principale del gioco.
Il nostro protagonista cerca infatti di ricontattare la misteriosa commessa del piccolo negozio di provincia con l’obiettivo di trovare una nuova fiamma. Il tutto stringendo amicizie e instaurando rapporti con i diversi personaggi che entrano in scena grazie all’arrivo di Megan, come la sua migliore amica Melissa, la sua compagna di recitazione Rena, le ragazze conosciute in discoteca con Liam, ma anche la tanto premurosa infermiera che ci ha assistito all’inizio. E credetemi quando vi dico che la numerosità dei personaggi in scena non intacca minimamente gli intrecci narrativi e relazionali che vengono a crearsi, i quali sono stati gestiti in maniera davvero abile e coerente. A discapito della natura del gioco, il background di ogni personaggio non è superficiale ma curato, plausibile e soprattutto convincente. Senza fare spoiler, vi basti pensare che in determinati momenti capita di trovarsi a riflettere seriamente sulle scelte da prendere, per paura dei possibili sviluppi e delle potenziali ripercussioni successive.
Un appuntamento di qua, un altro di la
La Rapina si sviluppa quindi attraverso le diverse relazioni che intrecciamo con le varie ragazze del gioco. Sta a noi scegliere chi frequentare, a chi avvicinarci maggiormente, con chi intraprendere o meno rapporti sessuali. Fermo restando che, comunque, il personaggio centrale del gioco resta Megan, ed è infatti la sua la figura femminile di riferimento del titolo. Possiamo decidere di incentrare le nostre attenzioni soltanto su di lei restandole completamente fedeli, o se concederci invece momenti di libertà con altre ragazze tenendo, di fatto, il piede in molto più di due staffe. Sotto questo punto di vista, grande plauso va fatto agli sviluppatori del titolo, dal momento che ogni azione intrapresa si ripercuote sensibilmente sullo sviluppo successivo della trama. Nelle diverse route a nostra disposizione con le varie ragazze, infatti, l’andamento dei rapporti e delle relazioni che si vanno a creare, non solo tra noi e gli altri personaggi, ma anche tra questi, dipende completamente dalla discrezione di noi giocatori. Insomma, scegliere determinate parole o compiere determinati gesti ha il suo peso e incide non poco sull’evolversi degli eventi. Ma come anticipato in apertura, il gioco si rivela essere anche più di quel che sembra. Soprattutto verso il finale, la narrazione finisce per prendere una piega davvero seriosa, matura, inaspettatamente action e profonda. Davvero, alcuni momenti sono veramente in grado di emozionare e far venire gli occhi lucidi, soprattutto in seguito a determinate scoperte. A questo si aggiunge un colpo di scena finale davvero niente male, anche se certo non si tratta di nulla di particolarmente eclatante. Se si considera la natura del gioco, però, non si può fare a meno di apprezzare una scrittura che va oltre i semplici pretesti utili per darsi alla pazza gioia.
Spingiamoci – letteralmente – in azione
La meccanica principale del gioco, si è capito benissimo quale sia. La Rapina presenta infatti tutte le caratteristiche di un dating simulator unite a quelle di un gioco erotico per adulti, con risposte a scelta multipla che aprono differenti possibilità e bivi narrativi. A conti fatti non vi è gameplay, dal momento che tutto ciò che siamo chiamati a compiere è selezionare una risposta piuttosto che un’altra per vedere dove le nostre scelte vanno a parare e a condurre la narrazione. Viene da sé, tuttavia, che i momenti più vivi del gioco sono senza dubbio quelli nei quali..insomma, ci si da da fare. In particolar modo sotto questo punto di vista, nulla da ridire e anzi tanto di cappello agli artists per la creazione delle scene erotiche. Queste sono infatti davvero ben realizzate e convincono, riuscendo a descrivere l’amplesso con dovizia di dettagli e particolari. Tra l’altro le animazioni, di base già abbastanza fluide, possono essere regolate ad hoc tramite degli appositi tasti. Inoltre, durante l’amplesso, è possibile scegliere liberamente quali posizioni utilizzare di volta in volta, godendo sempre di una vista unica (anche se la nostra, specie giocando con una mano sola, ha i giorni contati). Unica eccezione il liquido dell’amore che, a ben vedere, sembra avere la consistenza del Vinavil o, comunque, di una qualsiasi, generica colla vinilica. Un vero peccato, ma si tratta comunque di piccolezze rispetto a così tanta bellezza tridimensionale. Dal punto di vista tecnico ovviamente non vi è granché da dire: essendo paragonabile a una visual novel, il gioco gira senza alcun tipo di problema su praticamente ogni tipo di PC, per cui potete dormire sonni tranquilli – o anche no, visto che il letto, così come qualsiasi altro appoggio occasionale, viene utilizzato per far tutto fuorché dormire.
Una piacevole sorpresa
La Rapina è un titolo decisamente particolare. Certo, resta pur sempre un gioco erotico senza quasi nessuna pretesa e come tale va preso, ma presenta delle caratteristiche che lo rendono una piacevole sorpresa. I personaggi hanno una loro psicologia, un loro passato, una loro dimensione che li spinge a comportarsi in una certa maniera. Gli eventi si evolvono in maniera coerente, assumono connotazioni profonde ed hanno tutti una loro giustificazione, che origina principalmente dalle scelte intraprese durante le nostre run. Non manca nemmeno una morale, per altro seria e impattante, presente nelle scene immediatamente precedenti ai titoli di coda. Insomma, per il prezzo di circa 10 euro a cui viene offerto, il titolo in questione rappresenta il connubio perfetto tra semplicità, erotismo, divertimento e romanticismo. Se siete alla ricerca di titoli simili, fatevi un piccolo regalo e concedete una possibilità ad un gioco che, davvero, ne merita più di una.
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