Stormind Games, capitanata da Chris Darril, ha saputo conquistare un successo ben più che discreto grazie al suo Remothered: Tormented Fathers, e si appresta a far uscire il secondo capitolo della trilogia il 20 Ottobre 2020. Remothered: Broken Porcelain si presenta come sequel diretto del titolo del 2018, ma giocando con la cronologia degli eventi e rimescolando, in parte, le carte in tavola per mostrarci nuove prospettive e punti vista. Questa demo di Broken Porcelain pone l’attenzione sulla quindicenne Jennifer (un nome legato a doppio filo alle vicende del primo capitolo), costretta a lavorare come cameriera e domestica nell’hotel italiano Ashmann Inn. Dalla sua prospettiva, il giocatore può notare nuovi elementi appartenenti al primo capitolo ma il team ha assicurato che anche chi non avesse giocato a Tormented Fathers può godersi pienamente l’esperienza del gioco, e nonostante Broken Porcelain sia insomma un sequel ambientato nello stesso universo narrativo e collegato da alcuni personaggi molto importanti, la storia non dipendente dagli eventi passati e mira a costruirsi un’identità tutta sua. A ogni modo il gioco offre un breve ma chiaro recap della vicenda principale e offre la minima infarinatura che serve per cogliere alcuni aspetti più pregnanti di Broken Porcelain. Il survival horror di Stormind Games cerca di offrire un ampliamento delle meccaniche del suo predecessore, oltre a una nuova storia ricca di atmosfera. Questo primo assaggio dopo l’ormai lontana Gamescom dell’anno scorso, offre un quadro abbastanza chiaro di cosa aspettarsi da questo nuovo e tetro capitolo.
Come la Falena e la Farfalla
Remothered: Broken Porcelain veste i panni di un survival horror abbastanza standard, che cerca di destreggiarsi fra antico e moderno per offrire un’esperienza dal sapore non completamente nuovo ma sicuramente accattivante. Nelle prime due ore di gioco si vivono da subito momenti in cui la tensione e molto alta, ma al tempo stesso ci vengono fornite le prime informazioni sui personaggi e rapporti che li legano, così come l’ambientazione e il contesto storico e culturale in cui viene narrato il racconto. L’identità del titolo è ben riconoscibile sin da subito e Jennifer risulta una protagonista credibile e interessante, nonostante venga introdotta in maniera piuttosto semplice. Espulsa da un collegio femminile, si ritrova insieme ad altre ragazze problematiche a lavorare all’interno del fascinoso hotel della famiglia Ashmann, sotto la tutela di Andrea, a capo dei dipendenti della struttura. È chiaro sin da subito che Andrea non nutre grande simpatia verso Jennifer e le altre ragazze e, soprattutto, non approva il ruolo che il direttore dell’albergo le ha affidato, ovvero occupare delle stesse. Lo stesso rapporto fra le insubordinate adolescenti pare essere piuttosto burrascoso e complicato, ma proprio mentre si inizia a intravedere qualche sviluppo su uno di questi rapporti conflittuali, l’orrore prende il sopravvento. Qualcosa di oscuro sembra infatti controllare Andrea, non più semplicemente esasperata dall’insolenza che vede nelle giovani ma totalmente trasfigurata in un pupazzo mosso da rabbia e sete di sangue. Il giocatore si trova dunque solo e senza appigli contro un’inseguitrice apparentemente implacabile, bloccata fra le spire dell’hotel.
Proprio come nel capostipite della serie, Remothered: Broken Porcelain mette il giocatore al centro di fasi esplorative e di sezioni puzzle scandite dalla fuga dai nemici alle nostre calcagna. Non possiamo sconfiggerli, solo rallentarli o sviarli con oggetti atti a distrarli o armi di fortuna da sfruttare come ultima risorsa per evitare una morte certa. Concettualmente, questa scelta di design funziona bene, poiché ci pone (in maniera non dissimile anche da altri titoli del genere come Alien Isolation) una serie di mostri, sempre in agguato, contro cui ci si sente costantemente impotenti, in un perenne stato di disagio e tensione che spinge a pensare, agire in fretta e muoversi sempre con cautela nella risoluzione degli ostacoli messi di fronte a noi. Purtroppo questo meccanismo non sempre funziona a dovere considerati alcuni fattori che, alla fine dei conti, a oggi minano in parte l’esperienza.
In tante occasioni la telecamera impazzisce nelle situazioni più concitate e sfuggire alle grinfie dei nemici risulta più ostico del previsto; così come non sempre sono chiare le routine che l’AI nemica decida di seguire e a volte ci si ritrova faccia a faccia con i nostri carnefici senza essere riusciti a prevederne l’arrivo. L’impossibilità di disfarcene definitivamente è assolutamente coerente con la direzione del prodotto ma può risultare un po’ ripetitiva e in alcuni casi frustrante, smorzando insomma l’ottima atmosfera che il gioco riesce a offrire. Inoltre, alcuni dei passaggi proposti dal team per incedere nello svolgimento di questa demo risultano un po’ criptici e forzati, ma è possibile che siano stati inseriti in questa piccola demo giusto per dare un’idea della costruzione degli enigmi all’interno del gioco, di per sé comunque funzionale. Grazie alla demo è possibile provare anche il nuovo sistema di crafting, che permette di sfruttare gli oggetti raccolti nell’ambiente per creare nuovi elementi di gioco o potenziare quelli già presenti. Il level design, per quanto sia abbia a che fare solo con una porzione molto piccola dell’hotel, risulta ben congegnato sia in termini ludici che di credibilità della struttura, offrendo nell’ambientazione forse il punto più interessante fra tutti.
Specchi Rotti
Broken Porcelain è un titolo che arriva sul mercato a prezzo budget, ed è un aspetto che giocoforza bisogna considerare quando si parla del suo aspetto tecnico. Nonostante si possa quindi chiudere un occhio su alcuni aspetti un po’ “vetusti” in termini di modellazione poligonale però, in questa seconda prova Broken Porcelain mostra un set di animazioni troppo pesante e ingessato, che smorza fortemente le scene di tensione legate agli inseguimenti e alle disperate lotte contro i nemici, già fiaccati da un’AI che, come già scritto, non brilla particolarmente. A livello di sound design invece, spesso è difficile capire la posizione dell’antagonista in base alle sue frasi e risulta in alcuni casi anche fuorviante. Non mancano problemi legati alla fisica di alcuni oggetti, prompt dei comandi a volte scomodi da sfruttare con precisioni, streaming texture e altri sbavature a livello di polishing generale. Il team si è detto ben conscio della maggior parte di questi problemi ed è già al lavoro per sistemarli. Considerando tuttavia, che ci troviamo fra le mani una build abbastanza recente, un solo mese di tempo potrebbe non essere abbastanza per ripulire tutto, sebbene sia lecito aspettarsi comunque un deciso passo in avanti. Come al solito, l’ambientazione risulta il fiore all’occhiello della produzione Stormind Games e sebbene non si possa avere un quadro completo della vastità e varietà dell’ambientazione che si affronterà nel titolo completo, Remothered: Broken Porcelain sembra già una garanzia in questo senso. Insomma, sul lato tecnico, più che su tutto il resto, bisogna aspettare la recensione finale, per vedere al meglio cosa il nuovo horror di Chris Darril ha da offrire.
Vetro e sangue
Broken Porcelain, così come Tormented Fathers, vuole essere una lettera d’amore al genere horror, tanto quello cinematografico che quello videoludico. Non mancano gli spunti interessanti e un’atmosfera coinvolgente, così come non mancano alcuni elementi importanti che rischiano di mettere a repentaglio gli stessi, facendo crollare il fragile castello di carta che con tanta cura il team riesce a creare, offrendo situazioni coinvolgenti e interessanti, oltre che squisitamente inquietanti. A oggi luci e ombre del titolo sembrano equivalersi, con un leggero vantaggio per le ultime, ma la speranza è che Stormind Games riesca a levigare e affinare il più possibile l’esperienza per avere fra le mani un prodotto di prim’ordine. Più che i problemi tecnici però, è bene sottolineare come alcune dinamiche di gameplay possano risultare alla lunga indigeste e alienanti se mal implementate. La curiosità rimane alta in ogni caso ed è con sincero interesse che si può guardare all’uscita di Remothered: Broken Porcelain, perché difficilmente potrebbe lasciare gli appassionati indifferenti.
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