Questo 2020 è stato un anno imprevedibile, sotto ogni punto di vista. Anche per quanto riguarda i videogiochi. Probabilmente se a gennaio qualcuno vi avesse descritto la situazione attuale, gli avreste riso in faccia. Conferenze saltate, polemiche e acquisizioni hanno stravolto il panorama videoludico e oltre a tutto questo, in questa fine estate si sono aggiunti anche due giochi che nessuno si aspettava: Fall Guys e Among Us.
Questi due titoli sono esplosi in popolarità, bruciando record su record, diventando in poche settimane i titoli più venduti della stagione. Il panorama videoludico è dominato da Takeshi’s Castle e Lupus in Tabula, la situazione è questa e non osate dire che ve l’aspettavate.
Storie di Successo
Sia per Fall Guys che per Among Us, il successo nasce su Twitch. A dimostrazione che l’influenza dello streaming di videogiochi non può più essere ignorata. Entrambi i giochi hanno un enorme potenziale di intrattenimento, in quanto permettono alla community di partecipare alle partite assieme allo streamer. Di tutte le integrazioni con Twitch che si possono pensare per un videogioco, questa rimane la migliore.
Ma non è solo l’interattività a avvantaggiare questi titoli rispetto ad altri. Le partite brevi permettono agli spettatori di collegarsi alle live in qualsiasi momento senza avere l’impressione di essersi persi una parte importante della trasmissione.
C’è poi da considerare il potenziale di intrattenimento, che deve tenere incollati alla live gli spettatori che non partecipano. Fall Guys si basa sulla classica comicità fisica: omini buffi e colorati che cadono in maniera buffa. A questo si aggiunge poi la componente di sfida che porta gli spettatori a tifare per il proprio streamer preferito. Among Us invece mette in primo piano il mistero e riesce a intrattenere sia che lo streamer sia un Crew Member, o che sia un Impostor. Nel primo caso a tenere in tensione lo spettatore è la paura che in ogni momento il personaggio possa essere assassinato. Nel secondo quello che è interessante è vedere come se la cava lo streamer durante le votazioni.
Nonostante le molte affinità però, i due titoli vengono da realtà molto diverse. Fall Guys è il prodotto di Mediatonic, una piccola casa videoludica che però opera nel settore da 15 anni. È passata dai giochi in flash a quelli per cellulari, ha 230 dipendenti e ha collaborato con publisher del calibro di EA e Namco Bandai. La storia che questo gioco racconta, è quella del colpo grosso di qualcuno che ci prova da tanto tempo. È il risultato di anni di esperienza nel mondo videoludico, di un’azienda che dopo una lunga gavetta è riuscita ad emergere, con il gioco giusto al momento giusto. Fall Guys è stato un successo fin dal primo istante in cui è stato disponibile al pubblico, e questa è forse la differenza più grande rispetto ad Among Us.
La storia del gioco di InnerSloth è infatti completamente diversa. Uscito ormai più di due anni fa, Among Us è il frutto del lavoro di una piccola compagnia indipendente formata da appena tre collaboratori, un programmatore e due artisti. All’attivo contano soltanto tre giochi, mostrati con orgoglio su un sito semplicissimo. Oltre alla pagina dei giochi infatti, è possibile visitare una brevissima bio dei membri dell’azienda ed una dedicata al merchandise, ovviamente tutto sold-out.
Le cause e il “Caso”
Ma quindi come è successo che giochi con storie così diverse arrivino nello stesso momento ad invadere la vita di milioni di giocatori? Le presunte cause del successo sono già state analizzate a fondo in diversi articoli per entrambi i giochi. Tutti sono concordi nell’individuare quattro cause principali, cui io vorrei aggiungere una quinta.
Per molti analisti, il successo dei giochi si cela nel loro stile. Per entrambi è semplice, colorato, divertente e aiuta a trasmettere il clima rilassato dei due titoli. Una grafica del genere non stanca, come dimostra il fatto che che il primo grande streamer a portare Among Us al successo sia riuscito a trasmettere il gioco per quattro ore di fila.
C’è poi la parte social. Entrambi i giochi in maniera molto diversa hanno sfruttato i social network per pubblicizzarsi a costo zero. Se per Fall Guys si è trattato di una tecnica di marketing ormai quasi abusata, cioè quella di rendere il profilo ufficiale del gioco molto scherzoso e alla mano, in modo da rendere ancora più virale il successo del titolo nelle sue prime fasi di diffusione, per Among Us la storia è stata leggermente diversa. I social – Twitter e Newgrounds in particolare – hanno aiutato il gioco nella fase più delicata del suo sviluppo. Un gioco indie e multiplayer deve superare fin dai primi giorni uno scoglio importante: avere abbastanza giocatori. Non basta lanciare un gioco nell’etere, devi avere una community che lo supporta. A questo ha pensato Marcus “PuffBalls”, artista e fondatore di InnerSloth, con una decennale carriera nel mondo dei videogiochi indie e più di 25.000 follower su twitter. La sua fama è stata fondamentale per creare lo zoccolo duro che ha permesso ad Among Us di sopravvivere ai primi due anni di semi-anonimato.
Un altro fattore è ovviamente il prezzo dei due giochi. Partendo comunque da un costo modesto, entrambi i titoli hanno sfruttato le occasioni che avevano per abbassarlo ulteriormente e permettere ad un numero sempre maggiore di persone di accedervi. Per Fall Guys questa occasione è stata il PlayStation Plus, che ha permesso di diffondere il gioco gratuitamente per i possessori dell’abbonamento Sony, aumentando considerevolmente il potenziale virale al lancio. Per Among Us invece è stata una combinazione di sconti di Steam, tra cui i saldi estivi, che lo hanno portato ad un prezzo veramente irrisorio, e l’esistenza dell’applicazione gratuita per Android.
Infine, anche se non viene spesso citato esplicitamente nelle analisi, ho notato che entrambe le storie di questi giochi hanno in comune la perseveranza. Da una parte la perseveranza di una compagnia come Mediatonic, che dopo oltre cento titoli per piattaforme minori decide di fare il salto su console e PC. Dall’altra quella degli sviluppatori di Among Us, che hanno continuato a migliorare un gioco con una base già solida anche quando il successo attuale non era nemmeno nei loro sogni più remoti. Un misto di consapevolezza nelle proprie capacità e forza di volontà che ha giocato un ruolo fondamentale in questo successo.
La mia nota personale invece arriva su quello che molti siti definiscono come il “Caso”. Perché certo, parliamo sempre del marketing, della grafica, di giochi fatti bene. Ma alla fine il successo non lo puoi prevedere. E certamente c’è una certa dose di fortuna nelle storie di Fall Guys e Among Us. Ma non credo sia del tutto un caso, che due giochi che guadagnano così tanto quando giocati in compagnia di amici, abbiano avuto così tanto successo in questo momento. La pandemia ha ricordato a molti di non dare per scontati i rapporti personali, e questi giochi rappresentano l’occasione perfetta per mantenere questi rapporti, seppur a debita distanza.
O magari sono gli omini a forma di fagiolo.
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