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Serious Sam 4 – Recensione

Serious Sam 4

Nove anni, ci sono voluti nove anni per far si che Serious Sam tornasse tra noi. Del nostro caro Sam e della sua iconica maglietta si erano perse le tracce da molto tempo, tanto che si pensava che il brand fosse oramai semplicemente dimenticato ma, come un fulmine a ciel sereno, nell’aprile del 2018 spunta fuori un trailer che preannuncia l’arrivo di Serious Sam 4, l’atteso nuovo capitolo della serie. Tra alti, bassi e posticipi, il gioco è finalmente stato pubblicato su Steam, Gog e Google Stadia, con PlayStation 4 e Xbox One che ne vedranno l’arrivo nel corso del 2021, in un periodo non meglio specificato. Croteam regala così ai fan forse uno dei momenti più alti di tutta la serie, e di certo quello con il più alto numero di nemici mai visto prima.

Questa volta il team croato spinge di più sul pedale della storia, con risultati piuttosto altalenanti. Il cast che compone il gioco va dall’assurdo al trash. Così, in una Roma digitale che non ha praticamente nulla di quella reale a parte il Colosseo, ci troviamo insieme ad un prete russo armato di fucile a pompa e fede, un messicano chiacchierone, un americano taciturno, un professore tedesco mezzo folle e un soldato paranoico che integra perfettamente lo stile del “questo è quello che vogliono farci credere”, sua frase preferita inoltre. Insomma, un miscuglio assurdo condito anche dai ridicoli accenti e frasi italiane pronunciate a stento dai soldati dell’italica resistenza che troviamo lungo il nostro cammino. Da Roma ci si sposta poi a Pompei tramite dei pretesti tutto sommato banali e che riescono a intrattenere giusto grazie alle battute dei protagonisti, che spesso possono strappare qualche sorriso.

C’è da dire che la traduzione italiana è alquanto incerta, spesso condita da errori o traduzioni non proprio coerenti con i giochi di parole proposti. Ogni tanto capita anche che compaiano i sottotitoli in inglese, a caso, ma questo è anche un segnale di varie lacune tecniche del gioco, che affronteremo dopo. Il titolo, lungo la linea temporale della serie, si pone all’inizio, ancora prima di Serious Sam 3, che era a sua volta un prequel del primo. Sam fa parte dell’Earth Defence Force, gruppo impegnato nella guerra contro Mental, l’alieno invasore che invia orde e orde di nemici nel tentativo di conquistare la Terra. Ma alla fine dei conti, per come la vedo io, in un gioco come Serious Sam 4, la storia non è che un mera perdita di tempo tra una sparatoria e l’altra. Quindi sì ok, dobbiamo trovare il Sacro Graal che in realtà è una reliqua aliena, l’HAARP è un’arma che genera terremoti che dobbiamo usare per far esplodere il Vesuvio in modo da uccidere gli alieni, tutto quello che volete ma fatemi sparare!

Se Doom Eternal, poco tempo fa, è stato in grado di regalarci atmosfere demoniache, level design improntato anche sulla verticalità e una continua “spinta” contro i nemici, Serious Sam 4 fa praticamente l’opposto, senza snaturarsi e mantenendo quelli che sono i capisaldi della serie. Enormi spazi si aprono davanti a noi, all’interno di livelli piuttosto vasti e sviluppati prettamente su un piano orizzontale, brulicanti di alieni agli ordini di Mental, pronti a farci la pelle. Le regole d’oro da seguire, in questi casi, sono due: indietreggia e spara; oppure muoviti lateralmente e spara. Data l’incredibile quantità di nemici, andare contro di loro a testa bassa è un vero e proprio suicidio. In questi casi, ci dobbiamo affidare necessariamente alle nostre fidate armi.

In Serious Sam 4 ne sono state inserite 15, classiche e originali, tutte con un feeling squisitamente arcade a cui sono affiancati splendidi gadget, fondamentali duranti le fasi avanzate di gioco, tra fiale in grado di ricaricare la nostra energia che non si autorigenera durante il gioco, o buchi neri in miniatura che inghiottono tutti i nemici presenti sullo schermo. Dato che non ci sono affatto munizioni infinite, anzi, tutte le nostre bocche da fuoco devono essere sapientemente alternate per avere la meglio sugli alieni. E ben presto – seguendo questo loop – cominciamo a capire anche quali armi sono più adatte ad abbattere determinati tipi di avversari.

Serious Sam 4 si snoda lungo 16 livelli, per una durata complessiva di circa 15 ore, che alternano le vie di Roma e di Pompei con le vaste campagne francesi fino ad arrivare a Tunguska, teatro dell’ultima, gigantesca battaglia. Uno dei punti di forza del titolo infatti è l’enorme quantità di nemici che ci si parano davanti, un numero mai visto prima d’ora e reso possibile grazie al Legion System, creato da Croteam, che permette di avere su schermo anche centinaia di migliaia di alieni contemporaneamente, senza che questo disintegri ogni CPU esistente.

Certo, il gioco ha comunque qualche problemino tecnico. Con un i7-9700K e una 2080, impostando tutto ad Ultra, si gioca attorno ai 70 FPS ma ci sono alcuni momenti e alcune zone dove capita che si arrivi inspiegabilmente anche sotto i 40 frame. Tocca giocare quindi con le (poche) impostazioni a disposizione per arrivare ad un compromesso, ma la stabilità dei fotogrammi al secondo non è mai garantita. I modelli dei protagonisti sono semplicemente orribili e l’IA dei nemici, oserei dire “come da tradizione per la serie”, è pressoché assente ma questo difetto è ampiamente compensato dal numero di quest’ultimi.

Serious Sam 4, alla fine dei conti, è un gioco estremamente divertente, dal feeling naturalmente old school e casinista nell’anima. Oltre alla modalità cooperativa presente nel titolo, gli sviluppatori hanno intenzione di inserire il prima possibile anche il supporto alle mod e nuove modalità multiplayer. Se avete voglia di sparare per ore di fila senza mai stancarvi, avete trovato il gioco che fa per voi!

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