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FIFA 21 – Recensione

FIFA 21

Premessa: chi vi scrive è, volente o nolente, un assiduo giocatore di FIFA da 7 anni a questa parte. Ogni anno mi prometto di non mettere più le mani su questo titolo sportivo, giurando sui joystick distrutti e sul mio stato psicofisico. Puntualmente, ogni anno ci casco di nuovo. Non c’è verso. Per FIFA 21 e FIFA 20 sono però giustificato: devo fare la recensione per il sito. Finalmente ho almeno una scusa più o meno dignitosa da raccontarmi per avvelenare la mia anima, ancora una volta. “Avvelenare l’anima, addirittura?!”. Certo, amico mio. Ho voluto fare questa premessa proprio per far capire a tutti coloro che giocano FIFA che ci gioco anche io. E sai qual’è il modo migliore per far capire che giochi a FIFA? Ammettere che non si tratti di un gioco, bensì della più grande fonte di frustrazione a livello mondiale. Proprio per questo la domanda con cui aprirò e chiuderò la recensione sarà: “FIFA 21 è riuscito nell’impresa di risultare meno frustrante?”.

Gameplay

Partiamo dall’aspetto principale di FIFA 21 e, in generale di qualsiasi gioco, soprattutto se simulativo: il gameplay. Fortunatamente alcuni cambiamenti ci sono. Tra tutti, quelli che più apportano modifiche sostanziali al gioco sono: i colpi di testa manuali, il dai e vai direzionabile, la possibilità di scegliere manualmente se usufruire di un vantaggio, il nuovo sistema di collisione. Procediamo con ordine.
Colpi di testa manuali: come da descrizione, adesso i colpi di testa in attacco non sono più direzionati automaticamente. Oltre a rendere il tutto più realistico, questo cambiamento aggiusta i tiri di testa che, proprio per colpa dell’indirizzamento automatico, nei precedenti capitoli risultano veramente difficili da angolare (tanto che conviene tirare mirando il centro della porta, sperando nel giro giusto).

Il dai e vai direzionabile è, sicuramente, la dinamica che può potenzialmente introdurre maggiori risvolti tattici e strategici in una partita di FIFA 21. In poche parole, dopo un passaggio normale, è possibile controllare il mittente del passaggio con la levetta analogica e indirizzarne la corsa per provare a chiudere un triangolo. Un dai e vai dove il giocatore non va semplicemente dritto ma dove decidete voi. Prima ho scritto “potenzialmente” perchè come dinamica non è facilissima da padroneggiare, visto che almeno all’inizio crea più spazi vuoti che altro. Poter finalmente scegliere o meno se approfittare di un vantaggio è scelta di civiltà e rispetto verso i diritti fondamentali dell’uomo. Adesso, premendo L2 + R2 dopo un fallo, possiamo finalmente decidere se fermare il gioco o meno. Bye bye arbitro che fa come gli pare.

Parliamo infine del nuovo sistema di collisione. Rivenduto come una delle grandi novità in questo FIFA 21, questa nuova “fisica” è apprezzabile da una parte, inutile dall’altra. Apprezzabile perchè rende il tutto certamente più realistico: i giocatori sono al corrente di un movimento che si chiama “saltare” e non cascano più come perecotte senza gambe (soprattutto nelle situazioni più concitate come quelle in area di rigore); durante le corse spalla a spalla non basta più premere O con il difensore per sderenare l’esterno di turno e levargli la palla in scioltezza. A meno che il difensore non sia estremamente più veloce dell’attaccante, bisognerà quasi sempre effettuare un contrasto preciso (col rischio di sbagliare e rimanere sbilanciati) per poter levare palla all’avversario.

Fermi, prima di cantare vittoria. Come dicevo, le nuove “collisioni” risultano comunque inutili, visto che ci fanno passare da un estremo all’altro. Prima si cadeva come foglie, adesso ci si trova di fronte a dei semidei inamovibili che penalizzano tantissimo i contrasti andati a segno. Ecco quindi che ci troviamo di fronte a decine di rimpalli ai limiti della fisica, nonchè a contrasti messi a segno correttamente risultare comunque inefficaci, con la palla che rimane incollata ai piedi dell’attaccante avversario. Provare per credere.

Tolte le cose “belle”, continuano comunque a rimanere i soliti, vecchi problemi anche su FIFA 21. Tiri a giro OP, mattonelle dalle quali si è già sicuri di segnare, portiere che nelle uscite para di mano fuori area, cartellini rossi inesistenti, tempi di recupero falsati…tutte dinamiche alle quali si aggiunge una nuova, simpaticissima feature: i difensori adesso si lanciano verso la palla scagliata dall’attaccante. Preparatevi ad assistere a decine di vostri tiri, soprattutto quelli da fuori area, letteralmente parati dal difensore di turno.

FUT

Non potevo non dedicare un paragrafo alla modalità che permette a FIFA di dominare la lotta con PES e, non neghiamocelo, di dilaniarci l’anima. Ritorniamo alla domanda iniziale: “FIFA 21 è riuscito nell’impresa di risultare meno frustrante?”. Ecco, diciamo che con FUT ci prova, con delle piccole ma decisive accortezze: quando si subisce goal, siamo noi a decidere se rivederlo o meno, togliendo la possibilità all’avversario di farci rivedere settanta volte il suo fottutissimo goal di mer**. Inoltre, non è più effettuabile l’esultanza che zittisce il prossimo, diminuendo di molto la frustrazione data dai pessimi elementi che giravano intorno al campo per venti minuti. Sono diminuiti molto i tempi di caricamento e, in generale, tutti i tempi morti, come ad esempio quelli prima di un calcio d’angolo o di una rimessa dal fondo, rendendo il tutto molto più fluido e meno snervante. Una nota di merito va poi alla possibilità di modificare il proprio stadio con cori, colori e altro. La personalizzazione in FIFA 21 è leggermente migliorata e, pur ritenendola inizialmente una cosa inutile, in fin dei conti non è così male. Last, but not least, la forma fisica è completamente assente, evitandoci di farci perdere tempo e crediti alla ricerca di consumabili.

Purtroppo, però, tutto questo non basta. Velocemente: continuano a rimanere utilizzabili i giocatori in prestito durante la WL, continuano ad essere semplicemente insensati i valori di alcuni calciatori, continuano ad essere insensate le prestazioni di alcuni giocatori proprio in base ai loro valori in-game e, per concludere, attualmente non sembrano esser previsti gli swaps come gli altri anni, unico modo senza pagare per accaparrarsi una leggenda.

FIFA 21 continua quindi a rimanere sostanzialmente pay-to-win: ritrovarsi a tre giorni dall’uscita dal gioco con avversari che possiedono Mbappe, Varane, Ronaldo e leggende varie, rimane una dinamica frustrante e sinceramente inaccettabile. Non ci vorrebbe molto a rivedere il sistema delle transazioni in-game: non necessariamente eliminandole ma, ad esempio, semplicemente limitandole a “n pacchetti” alla settimana. Ma si sa che il profitto viene prima di qualsiasi altra cosa.

VARIE ED EVENTUALI

Se per quanto riguarda “la ciccia” dei miglioramenti sono stati fatti, su FIFA 21 il contorno è stato completamente trascurato. Il comparto grafico è rimasto lo stesso, con l’aggravante che alcuni giocatori, ancora dopo anni, continuano a risultare irriconoscibili. La telecronaca, neanche a dirlo, è SEMPRE LA STESSA, IDENTICA a quella degli anni precedenti. Cosa diavolo ci vuole a registrare 10 frasi diverse? La colonna sonora, e mi piange davvero il cuore a dirlo, è assolutamente insufficiente. Rimpiango i tempi dei Gorillaz, dei Nine Inch Nails, dei Linkin Park. Per dovere di cronaca, delle piccole accortezze ci sono state: l’erba che si sposta con le scivolate, il sudore che incrementa col passare dei minuti, l’acqua che si alza quando si calpesta l’erba bagnate…novità talmente invisibili da risultare insignificanti.

CONCLUDENDO

FIFA 21 riesce nell’impresa di risultare meno frustrante? La risposta alla domanda iniziale è un risicato “sì”. Un sì che comunque non basta a promuovere a pieno titolo il gioco. D’altronde nessuno si aspettava nulla da questo FIFA: questa generazione videoludica è al tramonto e sarebbe strano il contrario, ovvero vedere chissà quali cambiamenti rivoluzionari. Il problema, infatti, non è tanto il lavoro di questo FIFA 21, che interpreta discretamente il suo ruolo di titolo di transizione (o “de passaggio”, citando qualcuno), bensì il lavoro svolto con tutti i capitoli precedenti. Mettere le toppe adesso sarebbe stato inutile e, comunque, non credete che sarà fatto per le versioni next-gen. Non quest’anno. La lotta tra PES e FIFA, la nuova frontiera del calcio simulato sarà affare del prossimo anno, o comunque quando entrambi i titoli saranno sviluppati ESCLUSIVAMENTE per la next-gen. Lì si aprirà davvero un nuovo capitolo, che FIFA dovrà affrontare facendosi seriamente la domanda “quanto si può campare di rendita?”.

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