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The Sims 4 Oasi Innevata – Recensione

The sims 4 Oasi Innevata Recensione

Recensire contenuti aggiuntivi per The Sims non è mai semplice. Non vi è infatti un metro di giudizio coerente fino in fondo, in quanto le espansioni del simulatore di vita ideato da Will Wright sono casi più unici che rari all’interno del panorama videoludico. The Sims 4 soprattutto, a differenza dei capitoli che lo hanno preceduto, è stato fin dal lancio criticato per una povertà di contenuti scellerata, con l’accusa di voler poi vendere più agilmente i vari Expansion Pack o Game Stuff. Lo scopo ultimo di questa recensione è dunque quello di capire se Oasi Innevata risulta essere un prodotto meritevole all’interno dell’ambito dei contenuti aggiuntivi già sviluppati per l’ultima creatura Maxis, ma anche se nel 2020 vale ancora la pena pagare i canonici 39,99 Euro per questo genere di operazioni.

La nuova Regione

Iniziamo dunque dalle cose più evidenti, ovvero dalla cosiddetta punta dell’iceberg; anche se in questo sarebbe meglio definirla “vetta”. Oasi Innevata permette ai giocatori di creare il proprio nucleo familiare all’interno di una nuova e ispiratissima location: il Monte Komorebi e le sue appendici. Al primo colpo d’occhio della mappa di gioco ci si accorge immediatamente di quanto gli autori si siano volutamente lasciati ispirare dal Monte Fuji e dalle tipiche località montane (e turistiche) giapponesi. Proprio questo binomio caratterizza fortemente la nuova oggettistica disponibile nel modalità Crea e Costruisci: i nuovi set di arredamento e decorazioni danno infatti la possibilità di creare ambienti in stile rifugio montano e abitazioni tipiche del Giappone rurale. Il legno è dunque il materiale preponderante, sia che si voglia costruire la propria baita, sia che si decida di optare per un tipo di costruzione connotata da una certa leggerezza e armoniosità con l’ambiente che circonda i nostri Sim. Il colpo d’occhio, al netto di qualche modello palesemente riciclato, è senza ogni ombra di dubbio l’aspetto più riuscito in questa nuova espansione dedicata a The Sims 4, complici le grosse differenze tipologiche tra i tre quartieri presenti sulla mappa.

I quartieri

La nuova Regione, come appena detto, offre tre quartieri ben distinti. Ognuno di essi offre un tema e impronta stilistica dettata dal background scelto dai Level Designer. Stiamo parlando di Wakaba, Sonbachi e Yukimatsu.

Senza voler dare un ordine di preferenza alle tre location offerte, direi di partire col parlare del quartiere più lontano dalla vetta, così come se dovessimo scalare il Monte Komorebi insieme. Wakaba è il quartiere della ragione dedicato principalmente alla ricezione turistica e costruito, nell’immaginario di The Sims 4, in epoca recente rispetto a tutto il visitabile all’interno della mappa. Oltre a qualche alloggio sfitto, tra cui quello scelto dal sottoscritto per poter provare Oasi Innevata e recensirla, i giocatori hanno accesso ad un elegante Lounge Bar dotato di tutta l’attrezzatura per poter mettere in mostra le proprie doti canore. Quest’ultimo avrei preferito proponesse un’esperienza più tipicamente giapponese, in quanto il karaoke è una disciplina fortemente praticata nella Terra del Sol Levante e molto caratteristica; sicuramente meritevole di maggior approfondimento. A completare il quadro dei punti di interesse vi è poi la piazza principale del quartiere, adibita a sede principale dei festival cittadini e in cui è possibile scattarsi un selfie con la mascotte locale. Peccato per la totale impossibilità nel visitare i locali turistici che affacciano con prepotenza su quest’ultima zona, la quale alla fine dei conti risulta eccessivamente spoglia.

Avvicinandoci ai pendii della montagna ci si imbatte poi in Sonbachi, ovvero la zona antica della cittadina. Senza soffermarsi troppo sulle abitazione e sul pub in stile cosmopolitan visitabile (bellissimo e ispirato, ma non offre nulla di nuovo), l’attenzione del giocatore viene completamente incanalata nel maestoso tempio che sovrasta l’intero quartiere. Quest’ultimo è collocato all’interno di un grazioso parco visitabile in cui è possibile far eseguire ai propri Sim della sana attività fisica. Giunti dunque ai piedi del tempio, e dopo aver attraversato un tipico torii, arriva la delusione: il tempio non è visitabile. Non si capisce bene perché gli autori dell’espansione abbiano voluto caratterizzare così fortemente Oasi Innevata per poi proporre una serie di location così superficiali. Laddove infatti si può “perdonare” la mancanza di interni nei quartieri turistici, che comunque fanno anch’essi parte di un certo tipo di esperienza offerta dal Giappone, non si giustifica l’assenza di qualsiasi interazione con una struttura così imponente e tipica come il tempio se non con della sana dose di pigrizia.

Le cose fortunatamente migliorano visitando Yukimatsu, ovvero la zona montana e innevata. Le terme sanno offrire un ambiente unico tra quelli già visti nel corso di questi sei anni con The Sims 4. Al loro interno i Sim possono rilassarsi con bagni caldi e riflessivi. Simpatica poi la possibilità di immergersi nudi nella vasca scoperta condivisa, creando conseguentemente imbarazzo e scompiglio nei Sim presenti nelle vicinanze. Il piatto forte poi è sicuramente l’impianto sciistico, ben articolato e di ampio respiro. L’impianto non viene gestito come un lotto di terreno ma bensì sulla falsariga dei parchi. I giocatori possono visitarlo interamente a piedi e cimentarsi nelle discese su scii e snowboard su tre livelli di difficoltà. Per le piste di livello intermedio e esperto è necessario poi utilizzare la funicolare. Per poter accedere all’intero impianto è comunque obbligatorio far eseguire la giusta esperienza ai propri alter-ego virtuali. A completare l’esperienza la possibilità infine di scalare la vetta, ma solo per i Sim più audaci.

Oasi Innevata, Emozioni e Stili di Vita

Sviscerato quanto offerto dalla mappa, veniamo infine al cuore pulsante dell’offerta di gioco. Con Oasi Innevata gli sviluppatori hanno deciso di approfondire le due funzioni che hanno caratterizzato The Sims 4 fin dal lancio. Le ambizioni, i tratti e i cambi d’umore dei Sim sono stati il focus principale di questo quarto capitolo della serie. Malgrado un’ottima resa si sono però dimostrati, sopratutto in virtù di oltre sei anni dal lancio sul mercato, delle meccaniche un po’ statiche e bramose di una rinfrescata. Ecco dunque che vengono aggiunte due nuove funzioni che non inventano ma implementano.

Le Emozioni donano una sorta di memoria storica agli abitanti del mondo virtuale, i quali si ricordano di eventi particolari vissuti assieme ad altri Sim e provano a riguardo delle emozioni. Se qualcuno assiste ad un nostro momento d’ira, per fare un esempio, potrebbe provare successivamente paura o risentimento nei nostri confronti. La meccanica integra dunque quanto già visto con gli umori, già ottimamente funzionali alla parte sociale offerta in The Sims 4, aggiungendo un ulteriore strato di profondità assolutamente riuscito.

D’altro canto gli Stili di Vita donano molta più dinamicità ai tratti dei nostri Sim nel corso della propria vita. Gli Stili sono in tutto 16 e sono sbloccabili eseguendo determinate  e reiterate azioni. Il Sim utilizzato da me per la partita su cui è basata la recensione è ad esempio stato creato con profilo d’atleta (n.d.r. prima volta che mi succede: frutto del test della personalità su cui porrei forti dubbi a questo punto); se decidessi di renderlo particolarmente sedentario, magari obbligandolo ogni giorno in casa, a lungo andare sbloccherebbe uno Stile di Vita più compatibile con le proprie abitudini. Ed è proprio questo il fulcro degli Stili di Vita: prendere in esame le abitudini. In tutto ogni Sim può aver sbloccati fino a un massimo di tre stili. Non si tratta di un sconvolgimento della formula, ma dopo aver provato questa meccaniche non si torna più indietro: se ne sentirebbe troppo la mancanza.

Concludiamo… The Sims 4

Oasi Innevata è una buona espansione? Assolutamente si. Nell’ambito dei contenuti aggiuntivi prodotti per questo capitolo del brand è decisamente uno dei più riusciti. Non tanto per i contenuti, i quali risultano come al solito limitati e superficiali, ma quanto per gli azzeccati focus degli sviluppatori i quali hanno saputo lavorare e rafforzare la profondità della formula offerta.

Oasi Innevata è un contenuto che vale 40 euro? No. Giunti nella terza decade del nuovo millennio non si può far altro che guardare con un po’ di tenerezza l’offerta ludica di questo genere di prodotti. In un mercato satollo di titoli indipendenti e all’alba di una nuova generazione non può più essere concesso poter vendere ad un simile taglio di prezzo contenuti di questo stampo. Questi risultano essere molto più vicini alle aggiunte “stagionali” dei vari titoli free to play che intasano i server di tutto il mondo dei servizi di streaming, piuttosto che ai classici DLC che mediamente offrono molto di più e costano molto meno.

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