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La Polemica – Best Family Game?!?

La Polemica Best Family Game

Ma vogliamo parlare di quel momento in cui, ogni anno, ci ritroviamo a leggere le nomination dei vari eventi simil-Oscar dedicati ai videogiochi in cui viene puntualmente inserito il premio “Best Family Game”?

Dai ragazzi, cosa significa best family game? Quali sono i canoni per cui un videogioco può ritenersi particolarmente adatto a una famiglia? Precisamente poi, di che tipo di famiglia stiamo parlando? Ma chi è che organizza questi eventi? Democrazia Cristiana?

Analizziamo per un attimo i titoli in nomination per la categoria in questione dei The Game Awards 2020:

Ok, ora ci divertiamo. Animal Crossing è quanto più possibile un’esperienza personale; quasi intima oserei dire. Va vissuto giorno dopo giorno a piccole dosi e ogni utente ha il suo modo di vivere e interpretare l’esperienza in grado di proporre il titolo. Non proprio il tipo di prodotto da televisore 55″ da condividere sul divano di casa, se non per i primi 10 minuti di gioco. Poi sa che palle? Ma ehi, è un gioco Nintendo!

Crash Bandicoot 4 è semplicemente un’ enorme dispensa di blasfemia. Sicuramente tra i giochi indicati nella nomine è quello che più rispecchia i canoni presunti di un titolo adatto a essere giocato in compagnia. Non tanto per il divertimento o chissà quale astrusa meccanica multiplayer, quanto più per l’ilarità che veder il proprio fratellino bestemmiare prendendo a capocciate il gamepad potrebbe scaturire. Ecco, non è proprio il genere di videogioco consigliato per ammazzare il tempo durante la Vigilia di Natale. Particolarmente adatto per chi ha figli piccoli in casa dunque.

Passiamo dunque al fenomeno del momento, Fall Guy… ah no, non va più di moda.

Mario Kart Live non è un videogioco. Dai, è chiaramente un modo di vendere un bel giocattolo. Sono sicuro possa essere divertente per quelle prime due o tre volte di utilizzo, ma se volete giocare a qualcosa di serio spero bene che abbiate intenzione di procurarvi un vero Mario Kart. Posso comunque capire l’intenzione di questa nomina in quanto è immaginabile che possa accadere che cercare di rianimare il proprio figlioletto, dopo che ha ingoiato Mario a seguito di un percorso il cui finale corrispondeva con il proprio esofago, possa ritenersi in qualche modo un’attività ludica in ambito famigliare. Geniale.

Per Minecraft Dungeon e Paper Mario si può infine fare il medesimo discorso. Sono due titoli solidissimi, capaci di divertire anche e soprattutto un tipo di utenza impegnata e alla ricerca di esperienza videoludiche di una certa profondità. Non proprio paragonabili a Wii Sport quindi. Purtroppo pagano lo scotto di essere asserviti a due brand che, per varie ragioni, vengono assimilati a prodotti per bambini e, in quanto tali, assolutamente meritevoli del titolo di giochi adatti alla famiglia.

La Polemica

Sono stufo! Questa mentalità è la stessa che porta milioni di giocatori a perdersi quintali di titoli validi che altrimenti sarebbero apprezzati! Pensate a tutta quell’utenza generalista che compra un’ Xbox per giocare ogni anno ai soliti 3/4 titoli multipiattaforma sportivi cosa si perde!

Credete che sia davvero necessario propinarci ANCORA questa modo di indicizzare i videogiochi basandoci spesso e volentieri solamente sul taglio grafico e visivo che gli sviluppatori hanno deciso di donargli?

Geoff Keighley, se tu credi davvero nella bontà di queste nomination ti sfido! Dimostraci che sei un vero uomo di famiglia e facci vedere come il tuo capodanno non sarà Tombola e lenticchia, ma bensì coinvolgerai nonni e pargoletti in una intesa sessione a Crash. Il primo che imprecherà però perderà la dignità, così come la perdete voi tutti ogni anno che ci propinati queste stupide Nominees.

*mic drop*

 

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