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Nintendo ha bloccato la vendita per beneficenza dei Joy-Con Etikons

Nintendo

Nintendo non sta attraversando un bel momento per quanto riguarda le pubbliche relazioni. Proprio mentre l’azienda viene investita dalla polemica sulla cancellazione degli streaming degli eventi esport legati a #FreeMelee, una nuova mossa discutibile sta attirando le ire di molti videogiocatori.

Nintendo ha infatti intimato ai produttori dei Joy-Con “Etikons” di smettere di vendere i loro controlli per Switch, in quanto violano il copyright dell’azienda. Il problema con questa richiesta è che i proventi di queste vendite sono devoluti in beneficenza.

Gli Etikons sono infatti dedicati a Desmond “Etika” Amofah, uno streamer morto suicida nel 2019. Etika era un grande fan di Nintendo, e si dedicava spesso a generare hype attorno ad eventi come i Direct.

I proventi della vendita di questi controller andavano a JED Foundation, un’associazione che si occupa della prevenzione dei suicidi tra gli adolescenti. CaptnAlex, content creator che si era sobbarcato la responsabilità della riuscita dell’operazione, ha ricevuto già a settembre un avviso da parte di Nintendo che lo intimava a smettere di produrre i controller.

Il motivo per cui Nintendo ha bloccato la produzione è l’utilizzo della parola “Joy-Con” nel design dei controller. La community di Etika si chiamava infatti JoyCon Boyz, e il nome appariva su uno dei due controller.

Per CaptnAlex è impossibile sostenere la spesa di avviare un’altra produzione industriale di questi controller. Gli Etikons hanno già fatto fatica a vedere la luce: dopo una prima campagna di crowdfounding fallita, CaptnAlex è riuscito al secondo tentativo ad ottenere i fondi necessari per avviare la produzione. Sarebbe quasi impossibile che un terzo tentativo andasse a buon fine. 

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