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Josef Fares parla di A Way Out, It Takes Two e di Xbox Series X: “È un nome fottutamente confuso”

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Josef Fares, capoccia dello studio indie Hazelight non ce la fa a reprimere la sua personalità eccentrica – che lo ha portato più volte a smattare – e durante un’intervista con IGN, spara a zero contro il nome della nuova console Microsoft: Xbox Series X/S.

L’intervista si apre parlando di It Takes Two, l’ultimo titolo di Hazelight annunciato durante i The Game Awards 2020, nel quale una coppia sull’orlo del divorzio si ritrova catapultata in un mondo fantasy, prendendo la forma di due bambole. I due ex-amanti dovranno collaborare e restare uniti per sopravvivere. In particolare, Fares parla di come abbia col tempo creato e raffinato la formula delle avventure narrative in co-op:

“Ci sono così tante storie ed esperienze fatte su misura per un gioco co-op. È possibile creare o rompere l’intesa tra i giocatori. È un qualcosa che dovrebbe essere esplorato ed è qualcosa che noi, come studio, vogliamo portare avanti. C’è così tanto da esplorare nel mondo delle esperienze narrative. Continuo a dirlo: questo è solo l’inizio. Abbiamo iniziato, ma c’è ancora tanto da fare.”

Dal futuro al passato, Fares riflette su A Way Out e al suo successo inaspettato:

“Quando credo in qualcosa, niente può fermarmi. Ovviamente nessuno credeva in A Way Out, nemmeno EA pensava che avrebbe venduto, ma hanno comunque creduto in me. […] Abbiamo raggiunto quasi le 3.5 milioni di unità vendute. Questo numero per un team piccolo di 30, 35 persone è follia. […] Per me, la cosa più importante è seguire la propria passione. Io credo che ci sia qualcuno nell’industria che avrebbe voluto creare un gioco di questo tipo, ma non è riuscito a farlo perché aveva paura di quello che sarebbe accaduto. Io penso che a volte bisogna fare casino. È l’unica cosa che conta.”

Ma cosa spinge Fares a creare tutto questo. Ed è proprio quando l’intervistatore chiede al game designer se le nuove console e le loro feature influenzeranno la sua visione in futuro, che le cose sono andate fuori controllo:

“Non mi interessano tanto le console, a me interessano i giochi. Ovviamente avrei voluto pensare alle nuove console per It Takes Two. […] Ovviamente il gioco sarà più godibile su PS5 e Xbox Series X, ma non abbiamo avuto il tempo per ottimizzarlo e creare versioni speciali per PS5 e Xbox blah blah… O come la chiamano, Xbox Series. È un nome fottutamente confuso. […] Voglio dire Series S, X, Mex, Next. Andiamo. Follia. Chiamatela Microsoft Box e fine. Non lo so. È un totale disastro.”

Un deragliamento totale e fuori programma, ma che allo stesso tempo manifesta l’eccentricità di uno sviluppatore che si diverte in quello che fa e vuole mostrarlo a tutti. Come faremo senza di te Josef? “Oh you!”

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