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Activision licenzia 200 dipendenti tra le divisioni esports e mobile

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C’è aria di licenziamenti in casa Activision Blizzard. Stando ad un nuovo report di Jason Schreier pubblicato su Bloomberg infatti, l’azienda negli ultimi giorni ha mandato a casa il 2% della sua forza-lavoro, ovvero più o meno 190 dipendenti.

Secondo le prime stime e una successiva conferma da parte dal rappresentante di Activision Tony Petitti, 50 di questi licenziamenti sono stati riscontrati all’interno del dipartimento dedicato ai live events dedicati alle competizioni esportive, uno dei settori più colpiti dall’attuale pandemia. Sembra infatti che Activision si stia organizzando per un passaggio alle conferenze digitali anche dopo la fine dell’emergenza COVID-19, portando quindi ad un rimpasto dei dipartimenti.

Questa decisione ha inoltre generato diverse polemiche all’interno e all’esterno della compagnia, non solo per le modalità di questa operazione, alcuni dipendenti per esempio non sono stati neanche avvertiti o si sono visti improvvisamente tagliati fuori dal proprio account Slack usato per partecipare alle riunioni tra colleghi, e per i bonus offerti ai lavoratori: 90 giorni di indennità e una gift card di 200 dollari da spendere su Battle.net.

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