A domanda precisa, riguardo nuove acquisizioni in territori come India, Sudamerica o Africa, Spencer ha ribattuto in maniera molto chiara:
“Sarei sorpreso se ciò non succedesse. Conoscendo la mole di talento attualmente disponibile e con i mezzi molto più accessibili… sarei sorpreso se nei prossimi tre o cinque anni non vedessimo sorgere numerosi studi in luoghi che attualmente non rappresentano i poli principali della produzione videoludica”.
Gli ha fatto eco Matt Booty, attualmente a capo degli Xbox Game Studios:
“Dovrebbero esserci studi composti da diverse centinaia di persone. E non per mansioni di outsourcing o di supporto ma un team che costruisca qualunque sia la migliore versione possibile di un blockbuster per quel determinato mercato. Questa è la visione, sostanzialmente”.
Phil Spencer non ha mai nascosto che l’obiettivo principale di Xbox è ormai quello di mettere il giocatore al centro del progetto e di raggiungerlo nel maggior numero di modalità possibili, ovunque esso si trovi. Una visione che, evidentemente, punta a coinvolgere anche potenziali utenti in mercati ancora in via di sviluppo sotto il punto di vista dell’offerta videoludica.
Please enable JavaScript to view the comments powered by Disqus.