Torniamo a parlare di Steam e soprattutto della possibilità di rimborsare i propri acquisti nel caso quest’ultimo non soddisfi le aspettative. Come ricorderete, la piattaforma permette di ottenere un rimborso per un gioco entro le prime 2 ore di gioco effettivo dal suo primo avvio. Ma cosa succede quando ad andarci di mezzo sono quei titoli più piccoli e dalla durata inferiore a questo limite?
Succede che questo sistema diventa facilmente abusabile, andando a danneggiare gli sviluppatori più piccoli al punto da farli chiudere i battenti prematuramente, come nel caso di EMIKA_GAMES e Summer of ’58.
Friends! Thank you for your support! I'm leaving game development for an indefinite time to collect my thoughts. pic.twitter.com/q93NxWjyUI
— EMIKA_GAMES (@EmikaGames) August 26, 2021
Tramite l’account twitter ufficiale, lo studio gestito da un singolo sviluppatore ha annunciato il suo ritiro dallo sviluppo videoludico, denunciando alcune irregolarità per quanto riguarda la gestione dei rimborsi da parte della piattaforma. Nonostante la maggior parte delle recensioni positive, l’ultimo thriller game rilasciato ha visto un’ondata di rimborsi senza precedenti, anche da parte di chi ha effettivamente apprezzato quei 90 minuti di gioco indicati all’interno della pagina del negozio digitale.
Da lì, si è di nuovo sollevato il discorso sull’effettiva validità del sistema dedicato ai rimborsi di Steam, con molti utenti che hanno iniziato a mostrare il proprio supporto per EMIKA_GAMES.
E voi cosa ne pensate? Steam dovrebbe cambiare il proprio approccio ai rimborsi, andando quindi a supportare gli sviluppatori delle esperienze di breve durata? Oppure anche questa soluzione potrebbe essere altrettanto abusabile?
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