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Il CEO di Tripwire Interactive ha lasciato la compagnia dopo un tweet contro l’aborto

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Negli ultimi giorni, Tripwire Interactive – che ricorderete per titoli come Maneater e Killing Floor – si è trovata all’interno di una vera e propria shitstorm mediatica con protagonista il suo CEO John Gibson. Il 4 Settembre infatti, Gibson ha pubblicato un tweet a supporto della recente legislazione della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America legati al tema dell’aborto.

Per chi non ne fosse a conoscenza, la nuova legge Senate Bill 8 spinta dalla destra americana e applicata in Texas vieta di fatto qualsiasi attività legata all’aborto dopo le 6 settimane di distanza da un eventuale concepimento. E non è tutto, la legge strizza l’occhio ai sostenitori dei movimenti pro-vita, dando loro la possibilità di denunciare attività fuorilegge e ricevere una ricompensa di 10.000 dollari.

E proprio come all’interno del dibattito politico e umanitario, il tweet di Gibson ha generato diverse polemiche, con interventi di sviluppatori di spicco come Cory Balrog e Cliff Bleszinskima anche con forti prese di posizione all’interno dei loro uffici. A cominciare da Shipwright Studios, uno dei partner di Tripwire che nella giornata di ieri ha interrotto tutti i contratti con la compagnia.

E come ciliegina sulla torta, anche i dipendenti di Tripwire hanno preso le distanze da queste dichiarazioni, portando infine all’abbandono di Gibson dalla sua poltrona di CEO.

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