Negli ultimi giorni, Tripwire Interactive – che ricorderete per titoli come Maneater e Killing Floor – si è trovata all’interno di una vera e propria shitstorm mediatica con protagonista il suo CEO John Gibson. Il 4 Settembre infatti, Gibson ha pubblicato un tweet a supporto della recente legislazione della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America legati al tema dell’aborto.
Proud of #USSupremeCourt affirming the Texas law banning abortion for babies with a heartbeat. As an entertainer I don’t get political often. Yet with so many vocal peers on the other side of this issue, I felt it was important to go on the record as a pro-life game developer.
— John Gibson (@RammJaeger) September 4, 2021
Per chi non ne fosse a conoscenza, la nuova legge Senate Bill 8 spinta dalla destra americana e applicata in Texas vieta di fatto qualsiasi attività legata all’aborto dopo le 6 settimane di distanza da un eventuale concepimento. E non è tutto, la legge strizza l’occhio ai sostenitori dei movimenti pro-vita, dando loro la possibilità di denunciare attività fuorilegge e ricevere una ricompensa di 10.000 dollari.
E proprio come all’interno del dibattito politico e umanitario, il tweet di Gibson ha generato diverse polemiche, con interventi di sviluppatori di spicco come Cory Balrog e Cliff Bleszinski, ma anche con forti prese di posizione all’interno dei loro uffici. A cominciare da Shipwright Studios, uno dei partner di Tripwire che nella giornata di ieri ha interrotto tutti i contratti con la compagnia.
— Shipwright Studios (@shipwrightstdio) September 5, 2021
E come ciliegina sulla torta, anche i dipendenti di Tripwire hanno preso le distanze da queste dichiarazioni, portando infine all’abbandono di Gibson dalla sua poltrona di CEO.
A statement regarding recent events.
Tripwire Official Site: https://t.co/Vgyx0jMLBb pic.twitter.com/rmKp105EIg
— Tripwire Interactive (@TripwireInt) September 7, 2021