Torniamo a parlare dello Scandalo Activision Blizzard. Negli ultimi giorni, l’azienda americana aveva fatto richiesta per sospendere tutto, a seguito di alcuni problemi d’interesse tra il DFHE, il dipartimento californiano che per primo aveva aperto le indagini sulle molestie ed i maltrattamenti e che abbiamo già coperto durante la scorsa estate, e tra il EEOC, la commissione per le pari opportunità del Congresso degli Stati Uniti.
Ed è proprio su a questo illecito morale che Activision ha basato la propria richiesta di sospensione. Purtroppo per loro però, il giudice della corte Timothy Patrick Dillon non ne ha proprio voluto sapere e ha rifiutato la richiesta, senza però giustificare la sua scelta al momento della scrittura di questo articolo. Ovviamente, questo non significa che Activision non utilizzerà questa piccola magagna per difendersi durante le prossime fasi della causa legale.
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