Il Metaverse è, quantomeno nelle intenzioni delle grandi tech company, il futuro di internet. Un’integrazione sempre più stretta tra rete e realtà virtuale potrebbe dare finalmente ai visori quella rilevanza che i videogiochi da soli non sembrano in grado di fornire.
Ma se la presentazione dei progetti di Zuckerberg ha prodotto per ora più meme che altro, è proprio un’azienda di videogiochi ad aver mosso il prossimo passo verso il metaverse. Niantic ha lanciato la propria piattaforma di sviluppo per la realtà virtuale integrata con il mondo reale, prima di tutti i concorrenti.
Niantic e il metaverse ibrido
Si chiama Lightship, e da pochi giorni è disponibile per tutti gli sviluppatori che vogliano provare ad utilizzarla. La nuova piattaforma cui Niantic sta lavorando ormai da anni, ha l’obiettivo di aiutare a sviluppare applicazioni di realtà aumentata su scala globale.
Così l’ha descritta l’amministratore delegato di Niantic John Hanke, in un’intervista a The Verge. Il kit di sviluppo sarà quasi interamente gratuito, e Niantic ha intenzione di stanziare 20 milioni di dollari da investire nelle compagnie che vorranno utilizzarlo.
La funzionalità più importante di questa piattaforma, che la distingue dalla realtà aumentata del passato, è la capacità congiunta di mappare il territorio circostante e al contempo posizionare un oggetto digitale in relazione ad uno fisico automaticamente.
Questa funzionalità è fondamentale per permettere alla realtà aumentata di andare oltre il semplice intrattenimento, come quello visto su Pokemon Go o Ingress. Ad esempio sarà la base del funzionamento degli occhiali a realtà aumentata, che Niantic sta sviluppando insieme a Qualcomm.
Tra Apple e Android, contro Meta
Una delle caratteristiche che Hanke sottolinea più spesso durante l’intervista, è che Lightship è disponibile sia per iOS che per Android:
“Lo stato del mondo al momento è una sorta di 50/50 tra Apple e Android. E credo che questa varietà aumenterà nel campo degli occhiali a realtà aumentata. Avere un modo di sviluppare applicazioni che funzionino su tutte le piattaforme sarà fondamentale”
Hanke si è sempre dimostrato contrario all’idea di un vero e proprio Metaverse. In un post sul suo blog pubblicato ad agosto ha definito l’idea un “incubo distopico”. Con questa iniziativa Niantic spera di fare concorrenza a Meta, superando il suo modello di metaverse immersivo con uno ibrido, legato alla realtà.
Si preannuncia quindi un vero e proprio scontro di idee. Da una parte il metaverse di Meta, totalmente digitale e isolato. Dall’altro quello di Niantic, integrato con il mondo reale e dinamico. A dimostrazione di questa filosofia di un metaverse condiviso, Niantic ha dato particolare risalto alla funzionalità “Multiplayer” di Lightship.
Grazie a questa funzionalità, che è l’unica per la quale gli sviluppatori devono pagare, più persone possono condividere la stessa realtà aumentata. Questo porta un ulteriore livello di interazione con il mondo reale, connettendo gli utenti del metaverse ibrido.
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