Il Game as a service realizzato da Platinum Games infatti, ha visto ritoccato il suo prezzo in diversi mercati, con cambiamenti a volte piuttosto notevoli e sempre verso l’alto. Sul mercato europeo ad esempio, il gioco è salito dagli iniziali 59,99 euro a quota 69,99 mentre su quello russo ha addirittura raddoppiato il suo prezzo, passando da 2499 a 4999 rubli.
Inutile dire come questa notizia abbia scatenato il malcontento tra i giocatori che già non avevano apprezzato il pricing iniziale, soprattutto alla luce della primissima beta di Babylon’s Fall che aveva mostrato un titolo tutt’altro che memorabile sia dal punto di vista tecnico che da quello del gameplay.
La scelta di Square Enix si sta rivelando quindi piuttosto discutibile e abbastanza in controtendenza con l’andamento del mercato videoludico, ma sarà solo l’eventuale successo o fallimento commerciale dei suoi prodotti a stabilire se questa politica si rivelerà effettivamente errata oppure no. L’ultima parola, come sempre, spetterà ai giocatori.
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