Nel 2020 è avvenuto quello che è chiamato il Gigaleak di Nintendo, in cui sono stati pubblicati i codici sorgenti di svariati giochi classici e i progetti per svariate console.
Durante l’ultima riunione annuale degli azionisti a Kyoto, in Giappone, è stato chiesto alla società quale fosse la sua posizione su iQue, il marchio cinese creato per pubblicare contenuti Nintendo che era anche incluso nella grande fuga di notizie. Ecco le parole del presidente di Nintendo Shuntaro Furukawa:
“Il mercato dei giochi per PC e dispositivi mobili in Cina è ampio, ma le console di gioco dedicate non sono così grandi, Insieme a Tencent, vogliamo continuare a renderli popolari. Stiamo lavorando con esperti sulle fughe di informazioni. Abbiamo anche introdotto la gestione della sicurezza delle informazioni”.
Insomma, la sicurezza è stata aumentata. Quando si è verificata la fuga di notizie, la documentazione interna e i dati per i progetti di Nintendo , GameCube, Nintendo DS e Wii sono cominciati a circolare online, offrendo ai fan uno sguardo dietro le quinte dell’azienda. Un gruppo di fan ha utilizzato i documenti per ripristinare una colonna sonora di 30 anni fa di Super Mario World mentre un altro modder ha trascorso nove mesi a riparare un prototipo di una versione SNES di Super Mario Kart che includeva anche un editor di percorsi.
Il “gigaleak” di Nintendo ha visto una quantità sbalorditiva di contenuti pubblicati online, tra cui l’effettiva presenza di Luigi in Super Mario 64 e una serie di prototipi giocabili di giochi famosi come Super Mario Kart e Yoshi’s Island.
Nintendo è anche famosa per i suoi contenziosi e le rimozioni relative alla sua IP, che protegge in maniera estrema. Ad esempio, l’ultimo caso riguarda la rimozione di una serie di video di uno YouTuber, colpevole di aver creato delle cover di musiche di Metroid.
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