Nell’ultimo periodo Nintendo of America si è ritrovata sotto inchiesta per quanto riguarda diverse segnalazioni di maltrattamenti sul posto di lavoro ai danni dei contractors (dipendenti a tempo determinato) e riportate su testate d’importanza internazionale come IGN e più di recente Kotaku.
In questo nuovo editoriale pubblicato lo scorso 16 Agosto 2022, vengono riportati dettagli abbastanza inquietanti legati ad una ex-dipendente soprannominata Hannah, che dopo ben 10 anni di esperienza come tester per conto di Nintendo of America, si è ritrovata ad abbandonare il “lavoro dei suoi sogni” a causa di alcuni messaggi inappropriati pubblicati da un traduttore all’interno della “Laughing Zone”, un canale di messaggistica su Microsoft Teams dedicato a meme e battute divertenti.
All’interno di questa board, il traduttore incriminato avrebbe iniziato a postare contenuti a tema Genshin Impact e Pokémon mirati a sessualizzare i personaggi dei giochi, come per esempio una copypasta su Vaporeon diventata virale su Reddit. Nel momento in cui Hannah è stata costretta a segnalare l’accaduto, la situazione non è per nulla migliorata. Oltre ad essere stata intimata di essere “meno schietta”, il traduttore non è stato ammonito in quanto dipendente a tempo pieno di Nintendo, completamente al di fuori delle politiche aziendali della compagnia di terze parti per il quale Hannah lavorava.
Oltre a questo, la tester ha scoperto di guadagnare molto meno rispetto ad un tester appena assunto. 16 dollari all’ora rispetto ai 19 dollari di quest’ultimo.
Altre 10 fonti di Kotaku hanno sottolineato che il sessismo, le paghe non eque ed i commenti di natura sessuale siano “la norma” all’interno di Nintendo of America e che quest’ultima abbia fatto molto poco per rimediare a queste problematiche. In risposta a queste nuove segnalazioni, il Presidente di Nintendo of America Doug Bowser ha pubblicato un nuovo messaggio all’interno della piattaforma aziendale SharePoint.
“Abbiamo e continueremo ad investigare ogni segnalazione del quale siamo al corrente, e stiamo attivamente investigando sulle accuse più recenti. Applichiamo delle politiche molto severe per proteggere i nostri dipendenti e associati da condotte inappropriate e ci aspettiamo che queste politiche vengano seguite da tutti coloro che lavorano con noi.”
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