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The Pokémon Company ha citato in giudizio un videogioco bootleg, chiedendo 62 milioni di dollari come risarcimento

The Pokémon Company Bootleg Cina

“Toc Toc! Siamo i legali di The Pokémon Company. Possiamo mandarvi in bancarotta?”. Questa frase è il perfetto riassunto di quanto fatto dal colosso nipponico nel corso del weekend. TPCi ha infatti chiamato in giudizio diverse software house cinesi, ree di aver sviluppato Pocket Monster Issue, un popolare bootleg basato sul franchise dei mostriciattoli tascabili e disponibile su Android.

Come potete vedere, le immagini promozionali di questo titolo riprendono in tutto e per tutto tantissimi design di proprietà di The Pokémon Company, azienda che – stando a quanto riportato da GameIndustry.biz – adesso è alla ricerca di un risarcimento di ben 500 yuan (62 milioni di dollari) e delle scuse pubbliche da parte di Jiangyin Zhongnan Heavy Industries Co e di tutte le software house che hanno contribuito al rilascio del videogioco tarocco, e che tra i meandri degli app store cinesi ha registrato un fatturato di ben 300 milioni di yuan (37 milioni di dollari) tramite la vendita di microtransazioni.

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