All’interno di Criterion – studio inglese creatore della serie Burnout – è tradizione organizzare delle piccole Game Jam dove i dipendenti della software house si riuniscono in diversi team per creare dei semplici giochini in pochi giorni. Questa volta, l’ultima Game Jam è stata organizzata in remoto ed è diventata il teatro di una nuova iniziativa in nome della beneficenza.
“Come menzionato, questa Game Jam è diversa da quelle che vengono normalmente organizzate in Criterion, e non solo perché abbiamo deciso di pubblicare questi giochi al pubblico. Nel bel mezzo della pandemia COVID-19, questa jam è stata organizzata e portata avanti in via remota.
Il punto di forza di una Game Jam sta nella vicinanza dei partecipanti: con le scrivanie che vengono attaccate tra di loro e dove le idee vengono messe in tavola velocemente, per poi prendere forma.
Questa volta però, questa jam si è tenuta principalmente all’interno di Zoom o Slack. Fortunatamente, il team di Criterion hanno migliorato il loro rapporto con il lavoro asincrono in remoto, è sono riusciti a lavorare anche con queste limitazioni.
Dopotutto, le limitazioni sviluppano la creatività.”
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