È ormai risaputo che YouTube da qui a poco supererà la televisione per contenuti e per visualizzazioni, tant’è che alcune federazioni sportive preferiscono trasmettere gli eventi in streaming sulla piattaforma di casa Google piuttosto che in televisione. Sappiamo tutti, inoltre, che su YouTube Italia è esplosa la moda dei gamers, ragazzi e ragazze che, per diletto o per voglia di successo, registrano le loro partite ai videogiochi (in gergo gameplay) per poi caricarle sul Tubo. Questi ragazzi giocano principalmente a videogames noti al publico per dimostrare la loro abilità, facendo così aumentare le views.

Un gamer nel bel mezzo di una partita a League of Legends
Un gamer nel bel mezzo di una partita a League of Legends

Capita però spesso che, appena essi raggiungano dei traguardi importanti (almeno 10.000 iscritti), essi vengano contattati da sviluppatori indipendenti con lo scopo di pubblicizzare i loro giochi facendoli provare in video appunto da questi gamers. È l’esempio di Minecraft, il noto gioco a cubetti firmato Notch è forse il più famoso tra i giochi indie. Esso è diventato famoso in tutto il mondo grazie a YouTube, ed ha raggiunto un successo tale che da poco è stato acquistato da Microsoft ed è stato reso disponibile anche per XBOX, PlayStation e WiiU.

Veniamo dunque alla questione principale: che fine farebbero i giochi indie se non esistessero i gamers su YouTube? Per i piccoli sviluppatori indipendenti la vita sarebbe più dura: dovrebbero infatti giocarsi il tutto per tutto su Steam, la nota piattaforma da cui acquistare i giochi in formato digitale, e dovrebbero farsi pubblicità, magari offrendo una versione demo, aprendo delle pagine sui social e creando dei trailers fatti come si deve. Tutto questo perché non avrebbero nessuno che potrebbe pubblicizzare per loro i giochi. Nonostante i vari passaggi, non è detto che il gioco indie abbia lo stesso successo che può avere grazie ai gamers. Tutto ciò, naturalmente, andrebbe a vantaggio delle grosse case produttrici, colossi videoludici che, pur non temendo il confronto, avrebbero dei rivali in meno nella corsa per il maggior numero di vendite.

Siamo dunque sicuri che la moda dei gamers sia effettivamente la rovina di YouTube e del mondo dei videogiochi?

 

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Per l’immagine di copertina: applemagazine.com

Per l’immagine del gamer: commons.wikimedia.org (licenza creative commons)