Di ieri l’ufficializzazione della scelta di Gearbox Publishing, scelta che siglava la partnership con G2A per la produzione e la vendita di un’edizione da collezione per il loro nuovo titolo ” Bulletstorm: Full Clip Edition”, remake del Bulletstorm uscito nel 2011. In poche parole, secondo questo accordo, G2A non solo possederebbe in esclusiva la Collector’s Edition, ma ne produrrebbe (con una stampante 3D) anche le statuette contenute. Lo sdegno della community tutta, ovviamente, non ha tardato ad arrivare.
In particolare, il noto caster nonché Youtuber “TotalBiscuit” (John Bain) è partito subito all’attacco contattando personalmente la Gearbox Publishing per provare a farli ragionare. Secondo Bain (e non solo lui), la G2A farebbe profitto su beni rubati e, più in generale, utilizzerebbe pratiche poco corrette e sostanzialmente illegali. Nel Tweet seguente fa un dettagliato resoconto della situazione:
The G2A/Gearbox situation
Read: https://t.co/YEpROgieNU
— TotalBiscuit (@Totalbiscuit) April 6, 2017
Il suo tentativo non è stato inutile: tutt’altro. La Gearbox è stata oltremodo colpita dalle varie polemiche (come se non sapesse da prima come funzionasse G2A) tanto da inviare alla stampa e alla G2A stessa una nota contenente una dettagliata lista di cambiamenti che dovrà attuare entro 90 giorni. Pena la validità dell’accordo:
“Entro 30 giorni da oggi, G2A dovrà rendere gratuita l’opzione anti-frode Shield e attivarla per ogni singola transazione, poichè i clienti hanno diritto a questa protezione di base e senza dover pagare ulteriore denaro. Entro 90 giorni la società dovrà aprire un sito web attraverso cui sviluppatori e publisher possano richiedere la rimozione dal marketplace di chiavi di provenienza sospetta. Infine, entro 60 giorni chiediamo che sia messo in piedi un sistema chiaro e preciso per la segnalazione di utenti e commercianti scorretti. Inoltre, entro 30 giorni dovrà rivedere i propri sisemi di pagamento per renderli più chiari, evitando di nascondere clausole e richieste di pagamenti extra.”