Siamo onesti, in molti all’estero vedono a noi italiani come persone truffaldine e spesso disoneste.
Ma come ben sappiamo tutto il mondo è paese e questa volta tocca addirittura al Sol Levante macchiarsi dell’onta di avere nella sua popolazione qualcuno da indicare come “truffatore”.
Pare che Kojio Takada, ex manager delle vendite di Square Enix (il cui nome compare anche nei credits di titoli come Dragon Quest), abbia utilizzato il nome della sua vecchia azienda per acquistare, mentre chiudeva contratti con dei clienti, svariate console di gioco, giustificando l’acquisto di tale hardware come necessario per la buona riuscita dell’operazione.
Il tutto era invece finalizzato alla rivendita delle stesse in maniera privata, provocando una perdita di circa 1,4 milioni di Yen (pari a $ 12.374,00) alla Square Enix.
L’operazione messa in piedi da Takada è avvenuta tra Novembre 2011 e Settembre 2013, provocando una dura reazione all’interno dei piani alti di Square Enix, che è corsa ai ripari, rivedendo l’addestramento dei propri dipendenti, per prevenire futuri casi simili a questo.
Di certo noi in Italia avremmo saputo incassare, al cambio attuale, molto di più di 10.500,00 euro! (P.S. si scherza eh, non mi uccidete!)