Ebbene sì. Anche la Take Two cede definitivamente alle schifose avance mosse dalle microtransazioni. La settimana scorsa, durante una riunione con gli investitori, la doppia T ha rivelato che tutti i giochi futuri avranno implementati sistemi di microtransazione. TUTTI. Nessuno escluso.
“L’obiettivo è dare al consumatore la maggior quantità di opportunità possibili per spendere. Potremmo quindi non limitarci semplicemente a contenuto online o valuta virtuale.”
Il concetto è chiaro. Nessun titolo sarà salvo, neanche quelli single player. Nulla di nuovo in realtà, personalmente dispiace il fatto che la Take Two si occupi di titoli di grande spessore come Red Dead Redemption e molti altri (la Take Two Interactive possiede l’intera Rockstar e la 2K Games). Il solo pensare al dover pagare 3 euro in-game per comprare una determinata pistola o una determinata skin o una determinata abilità mette i brividi. Non solo. Viene da se che le microtransazioni diventeranno il nuovo punto cardine su cui costruire i giochi: ci si scervellerà di più a capire come vendere e cosa piuttosto che stilare trame migliori. I nuovi videogiochi saranno creati in funzioni di queste maledettissime microtransazioni.
” Abbiamo capito che dobbiamo creare un mondo ricco di opportunità, in grado di catturare gli utenti e di spingerli a tornare sul gioco. Questa è l’occasione di monetizzare quel tipo di coinvolgimento. C’è anche un ampio margine di crescita, siamo solo agli inizi”.