Ricordate le care vecchie videoteche, in cui passavamo ore a scegliere una videocassetta o un DVD da vedere, o magari un titolo da giocare e poi riconsegnare? Ormai sono tempi antichi, ma a quanto pare il “noleggio” in ambito videoludico non è passato del tutto di moda, anche se non proprio come ci si immagina.
Una società inglese, chiamata Bidvine, ha infatti annunciato che metterà a disposizione alcuni giocatori pro di Call of Duty: queste persone possono essere “affittate” per giocare un determinato numero di ore con prezzi che vanno dalle 15 alle 20 sterline ogni sessanta minuti, in attesa che questi giocatori facciano salire le statistiche dei loro committenti, facendo tantissime kill, sbloccando oggetti e facendo salire di livello il proprio personaggio.
La società inglese garantisce che questi giocatori siano dei pro gamer, pubblicando una sorta di “carta d’identità” che ne dimostri l’effettivo valore sul campo da battaglia (fortunatamente solo di Call of Duty); così si è espresso Russ Morgan, co-fondatore di Bidvine:
Il franchise di Call of Duty è uno dei più grandi del mondo, e ogni volta che rilasciano un nuovo gioco è una corsa per sbloccare le migliori armi e personaggi – così come vedere chi ha il prestigio più alto. L’importanza del gioco professionale è cresciuta sempre più negli ultimi anni e ci sono migliaia di persone che possono aiutare i giocatori che hanno meno tempo a disposizione per giocare.
Insomma, se una volta videogiocare poteva essere considerata una perdita di tempo e solo divertimento, se già con l’affermarsi degli eSport questo concetto era rivedibile, ora possiamo considerare il videogiocare anche un vero e proprio lavoro, a patto che siate dei pro gamer e disposti a usare le vostre abilità per altri.